Roma, 10 novembre 2021 – Dalle tecnologie che affiancano l’uomo nella produzione di beni e servizi possono arrivare delle importanti novità per l’”umanizzazione” delle mansioni lavorative e una sterzata verso la prevenzione. Il punto rimane una effettiva valutazione sia nei percorsi della ricerca che per quello che riguarda le norme regolative.
È questa la sintesi della trasmissione che Radio Anmil ha diffuso on line ieri pomeriggio con ospiti di livello come l’ingegner Ester Rotoli, Direttore centrale Prevenzione in Inail e manager del Focal point Italia/Eu-Osha, Francesco Bonaccorso della Sovrintendenza sanitaria regionale Inail Lazio, Emidio Deandri, Vicepresidente nazionale Anmil, Giovanni Luciano, Presidente Civ Inail, Nunzio Leone, avvocato del Comitato tecnico scientifico di Assidal.
Sia per quanto riguarda il settore dei “CoRobot”, i Robot che hanno un’alta interazione con l’operatore umano, che per gli Esoscheletri, ovvero le “macchine” che sostengono i lavoratori e le lavoratrici nelle mansioni in cui entra in ballo l’apparato muscolo-scheletrico, rimane ancora un’area d’incertezza nel tentare di definire se vanno considerate macchine appunto, o dispositivi di protezione individuale. Tecnici e addetti ai lavori stanno lavorando per fare altri test e per adattare la normativa alla nuova realtà. Stavolta è l’Europa che ha stabilito parametri inequivocabili però. Il lavoro sicuro e non nocivo deve essere al centro della produzione in tutti i sensi. Ovviamente, un altro concetto che assume un rilievo determinante è quello della prevenzione. Sono cambiati i tempi, dagli anni settanta, in cui lo scontro tra parte datoriale e lavoratori faceva in modo che la salute arrivasse sempre “dopo”. Oggi ci sono le condizioni per un clima di collaborazione e quindi la prevenzione – come ha anche messo in evidenza il dottor Bonaccorso – potrebbe giovarsene.
I dati sulle patologie muscolo-scheletriche sono impressionanti. Nel Lazio incidono per più del 70% nella classifica delle malattie professionali.