Ribolla (Grosseto) si appresta a ricordare la tragedia mineraria di 65 anni fa

Grosseto, 23 aprile – Il 4 maggio del 1954, nelle miniere di Ribolla in provincia di Grosseto, si verificò la più grave tragedia mineraria italiana dalla fine della seconda guerra mondiale.      Un’esplosione di gas, il grisù accumulatosi per la scarsa ventilazione in una galleria a 260 metri di profondità, che non permetteva un efficace ricambio dell’aria presente, provocò la morte di 43 persone nella sezione “Camorra Sud” della miniera di lignite. L’onda d’urto percorse le varie gallerie provocando una nube di polvere che rese difficoltosa la respirazione ai minatori anche degli altri reparti.
I primi soccorsi furono poco incisivi a causa della mancanza delle maschere antigas. I funerali mobilitarono 50 000 persone. Le famiglie, che dovettero costituirsi parte civile accettarono le offerte in denaro della Montecatini e il processo si concluse con l’assoluzione di tutti gli imputati e il disastro fu archiviato come “mera fatalità”. A seguito del disastro la direzione della Montecatini decise la chiusura della miniera, la cui smobilitazione richiese ben cinque anni. 
A distanza di 65 anni, il Comune di Ribolla non ha dimenticato quella tragedia e, proprio il prossimo 4 maggio, la comunità si fermerà per ricordarla.

PROGRAMMA
Ore 9.30 – Santa Messa officiata dal Vescovo di Grosseto, Mons. Rodolfo Centoloni nella Chiesa parrocchiale Santi Barbara e Paolo apostolo.
Ore 10.30 – Deposizione della corona d’alloro, benedizione e interventi del Sindaco e delle Istituzioni.
Poesia in ottava rima per il 4 maggio a cura dell’Associazione Sergio Lampis “La Strada” di Nino Rota con Giulio Mari alla tromba, “Nominiamo ogni minatore” e “Il silenzio”.
Ore 11.30 – Deposizione delle corone e benedizione a Pozzo Camorra e Monumento ai caduti