27 giugno 2023 – “Abbiamo esaurito le parole di cordoglio, così come l’accettazione per la strage che ogni giorno insanguina i luoghi di lavoro del nostro Paese, mietendo vittime innocenti e seminando orfani, vedove/i, dolore che mai potrà ricevere consolazione”. Con queste parole il Presidente ANMIL Calabria Antonio Carlizzi commenta la tragedia occorsa a Simbario (VV) che ha coinvolto Bruno Vavalà e Nicola Callà, rispettivamente di 23 e 60 anni, togliendogli la vita.
I due camerieri avevano staccato dal lavoro dopo aver servito un banchetto di nozze terminato alle prime ore dell’alba. I due lavoratori, intorno alle quattro del mattino, hanno dovuto far fronte al guasto della vettura con la quale stavano rincasando. Nello spingerla su di un viadotto nell’obiettivo di raggiungere una piazzola e chiamare i soccorsi, sono stati travolti e uccisi da una BMW.
“Nei primi quattro mesi del 2023 in Calabria gli infortuni totali denunciati sono già a quota 187.324, di cui 3 mortali”, ha dichiarato Carlizzi, “i nomi di Vavalà e Callà si andranno ad aggiungere alla lista e saranno le prime vittime del lavoro dell’anno nella provincia di Vibo Valentia”.
“Quello che vogliamo è che questi lavoratori non restino dei numeri impressi su di una statistica territoriale”, continua il Presidente ANMIL, “ma che diventino un simbolo, un monito, un grido disperato rivolto a datori di lavoro e Istituzioni per far sì che tragedie come questa non si ripetano”.
Carlizzi (ANMIL Calabria): “I camerieri uccisi al termine del turno di lavoro siano simbolo di una carneficina che deve cessare”
