Via libera dei Senato al Dl Salva Imprese: le novità in attesa dell’esame alla Camera

24 ottobre 2019 – Il Senato ha approvato con voto di fiducia il disegno di legge di conversione del decreto legge 3 settembre 2019, n. 101, recante disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali. Il decreto passa ora all’esame della Camera, per essere convertito in legge entro il 3 novembre prossimo.
Il testo approvato è frutto del lavoro svolto nelle Commissioni riunite Lavoro e Industria, che hanno apportato numerose modifiche al provvedimento licenziato dal Consiglio dei Ministri, illustrate in Aula dal relatore Gianni Pietro Girotto. Le modifiche adottate nel corso dell’esame nelle Commissioni referenti hanno ampliato il contenuto del provvedimento, apportando notevoli migliorie al testo base tese, tra l’altro, a rafforzare ulteriormente i diritti e le tutele delle categorie di lavoratori più deboli, a incrementare le risorse previste per gli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi, a stabilizzare il personale precario di enti pubblici e Regioni (dagli LSU al personale ANPAL), a superare le criticità connesse alle graduatorie dei concorsi di accesso al pubblico impiego e a rafforzare misure di tutela ambientale.
Tra le principali misure, il provvedimento contiene norme a tutela dei cosiddetti rider. I rider non potranno più essere retribuiti in base alle consegne effettuate ma saranno remunerati in base al compenso minimo orario stabilito dai minimi tabellari che si trovano nei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e datoriali più e rappresentative. Il decreto estende le tutele del lavoro subordinato ai ciclofattorini impiegati in maniera continuativa e, per coloro che lavorano in modo occasionale e discontinuo, un pacchetto minimo di diritti inderogabili (divieto di cottimo, paga minima oraria, salute e sicurezza, tutele previdenziali).
Inserite nel corso dell’esame in Commissione anche misure che consentiranno nuove assunzioni presso ANPAL Servizi e, al fine di rafforzare l’attività di contrasto al fenomeno degli infortuni sul lavoro, l’incremento dell’organico dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro fino a un massimo di 150 unità di personale a decorrere dal 2021.
Introdotta nel testo anche una revisione della disciplina transitoria in materia di validità delle graduatorie delle procedure concorsuali per il reclutamento del personale nelle pubbliche amministrazioni. Tale disciplina è intesa al ripristino graduale, fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali, del termine triennale di validità delle graduatorie, il quale ritrova applicazione per gli elenchi approvati a partire dal 1° gennaio 2019. Le graduatorie approvate nel 2016 sono prorogate al 30 settembre 2020, quelle approvate nel 2017 sono prorogate al 31 marzo 2021 e quelle approvate nel 2018 al 31 dicembre 2021. È poi prevista la possibilità di procedere allo scorrimento delle graduatorie approvate dal 2012 al 2015 entro il 30 settembre 2020. Per le graduatorie approvate nel 2011, infine, sarà possibile lo scorrimento fino al 31 marzo 2021, previa frequenza da parte dei soggetti in esse inseriti di corsi di formazione e aggiornamento organizzati dalle singole amministrazioni.