12 gennaio 2021 – Una sospensione dal lavoro fino a 8 mesi senza retribuzione per i dipendenti della case di riposo che rifiutano il vaccino anti-Covid. É questo l’orientamento di alcuni legali il cui parere è stato espressamente richiesto da Giovanni Belloni, medico pavese e presidente di Simersa (la Società italiana dei medici delle Rsa). La notizia viene riportata oggi dal quotidiano “La Provincia pavese”. La decisione, comunque, sarebbe di competenza dei direttori delle singole strutture. “Questa interpretazione giurisprudenziale – afferma Belloni – sarebbe basata sul fatto che a prevalere è la salute pubblica sulla decisione personale dell’individuo”.
Belloni ha deciso di rivolgersi a un pool di 3 avvocati, dopo che nei giorni scorsi in alcune strutture socio-assistenziali per anziani della provincia di Pavia una parte del personale aveva manifestato parere contrario alla vaccinazione anti-Coronavirus. In particolare in una casa di riposo di Voghera (Pavia) e in una di Dorno (Pavia), circa la metà dei dipendenti ha fatto sapere di non volersi vaccinare. “Sto andando nelle Rsa – sottolinea Belloni – per cercare di spiegare a tutti che il siero contro il Covid-19 non ha effetti collaterali. Per un operatore sanitario è un bene farlo”.
Vaccino, nelle Rsa rischia chi si rifiuta
