Roma, 15 dicembre 2022 – L’Inail ha pubblicato il nuovo numero del periodico curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, offrendo una panoramica sul settore del trasporto e magazzinaggio. Si tratta di attività particolarmente colpite dal lockdown e ai primi posti per esposizione professionale al contagio da Covid-19.
Nel dettaglio, tra il 2017 e il 2021 si è registrato un leggero aumento degli infortuni sul lavoro nei primi tre anni. I casi, tuttavia, hanno subito una netta diminuzione tra il 2019 e 2020 (-21,5%) a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. In linea con questa tendenza, infatti, con la ripresa delle attività, il 2021 registra livelli di infortuni più elevati rispetto al periodo pre-pandemico: 47.939 casi contro i 47.566 di cinque anni prima (+ 0,8%). L’aumento dei casi mortali registrati nel quinquennio (+20,1%) è da imputare in larga misura alla letalità del Covid-19.
L’Inail afferma che quello del trasporto e magazzinaggio è tra i settori più a rischio di infortunio sul lavoro, risultando al terzo posto per incidenza percentuale sul totale degli infortuni della gestione Industria e servizi. Se si eccettua il 2020, caratterizzato dalle misure restrittive, queste attività risultano solamente al secondo posto per esposizione al rischio, superate solamente dal settore Manufatturiero.
Rispetto alla tipologia di infortunio, solo il 12,1% è riferito ad infortuni in itinere (tragitto casa-lavoro) mentre l’87,9% è avvenuto in occasione di lavoro, registrando tendenze simili anche per i casi mortali.
La stragrande maggioranza degli infortuni colpisce lavoratori di sesso maschile, coerentemente con la forte prevalenza di uomini occupati nel settore. I lavoratori più colpiti hanno più di 45 anni. In particolare, le fasce di età più interessate sono 45-49 anni (14,8%) e 40-44 anni (14,4%). Segue la fascia 50-54 anni (13,7%) e 55-59 anni (12,3%).
La maggior parte degli infortuni avviene nelle ore centrali della giornata lavorativa, ossia 7-13 (45,6%) e 13-19 (35,7%). Invece, nel 10% dei casi gli incidenti avvengono nelle ore notturne: si tratta di una percentuale più alta rispetto a quella riferita all’intera gestione Industria e servizi (6,5%) a causa dell’elevata concentrazione di attività notturne in questo ambito. Le principali tipologie di danno sono contusioni (36,8%), lussazioni e distorsioni (32,0%).
Le attività di trasporto e magazzinaggio sono al secondo posto per numero di decessi da Covid-19. Sono state presentate all’Inail 18.780 denunce, di cui 106 con esito mortale. Questi numeri pesano molto sull’intero comparto, rappresentando l’8,2% degli infortuni per contagio e il 15,2% dei decessi. Circa il 60% dei contagi si è verificato nei primi 10 mesi del 2022, mentre i decessi sono concentrati prevalentemente nelle fasi più acute della pandemia (6 su 10 nel 2020).
Rispetto alle malattie professionali, ad eccezione del 2020, si registra un trend in crescita in tutti gli anni. Anche nel 2021, le denunce di malattia professionale sono tornate ad aumentare (+17,7%). La maggior parte delle denunce riguarda patologie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (8 su 10). Nell’intero comparto Industria e servizi, il trasporto e magazzinaggio è al quarto posto per patologie denunciate.
Un focus è dedicato alla sicurezza stradale. L’Inail ricorda che la principale forma di prevenzione attiva è la concentrazione alla guida, asserendo che oggi la conduzione di un veicolo è più sicura grazie al miglioramento degli aiuti alla guida e alla sicurezza di cui i mezzi sono dotati. Tuttavia, alcuni veicoli recentemente introdotti, come i monopattini, espongono maggiormente al rischio perché non rappresentano una miglioria rispetto alla stabilità e alla capacità di frenata. Un progresso degno di nota è invece lo sviluppo degli airbag personali per i conduttori di mezzi a due ruote, in grado di limitare i danni a livello vertebrale.
Per approfondire si rinvia alla lettura integrale del report (Fonte: Inail, 13 dicembre 2022)