Tragedia nel Cuneese: muore 22enne in azienda di famiglia

3 settembre 2020 – Madonna del Pilone, una piccola frazione di Cavallermaggiore in provincia di Cuneo, si sveglia con l’ennesima tragedia sul lavoro con un morto ed un ferito grave.
Stavolta a farne le spese sono stati due giovani operai di un’azienda agricola locale, due fratelli, figli del proprietario dell’azienda, impegnati nel controllo di un silos alto quaranta metri circa, colmo di mangime per animali, che pare fosse stato riempito proprio ieri sera, quando improvvisamente, non appena aperta la copertura, a causa delle esalazioni del mangime sarebbero rimasti intossicati e siano precipitati rovinosamente all’interno dell’impianto dove il più giovane dei due fratelli di soli 22 anni, malgrado l’arrivo tempestivo dei soccorsi, non ce l’ha fatta.
Giornata sfortunata o ordinaria amministrazione? Certo è che la sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela dei propri dipendenti, rappresentano pilastri fondamentali del lavoro stesso, sebbene troppo spesso trascurati nel nostro Paese a vantaggio del profitto e a discapito di vite umane. Le aziende agricole sono tradizionalmente a conduzione famigliare e così purtroppo gli infortuni finiscono per recidere anche grandi affetti: “I rapporti familiari rendono meno percepibile il rischio, che invece si annida pericolosamente in un settore in cui tecnologia e uso di agenti chimici innalzano la soglia dei pericoli”. Anmil, da sempre impegnata nella prevenzione degli infortuni, è vicina ai famigliari delle vittime, ai quali offre assistenza legale anche in sede processuale. “I rapporti di parentela non impediranno l’accertamento dei fatti, conclude l’avvocato Alessandra Guarini, legale Anmil”

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