Start-up modello sequestrata per caporalato nel Milanese

27 agosto 2020 – L’azienda modello StraBerry, con sede nel milanese e conosciuta per le sue Apecar cariche di fragole, mirtilli e more che girano per il centro del capoluogo, è stata commissariata. 
Considerata una “start-up” modello, StraBerry è al centro di una lunga inchiesta per sfruttamento e caporalato. Sette gli indagati principali tra i quali Guglielmo Stagno d’Alcontres, titolare dell’azienda, accusato di aver istaurato un vero e proprio regime del terrore tra i braccianti, per lo più di origini africani, che lavoravano nella raccolta dei frutti sotto un “controllo pressante del loro operato, venendo sottoposti ad arbitrarie imposizioni finalizzate alla massimizzazione della produzione nonché ad altrettante degradanti ritorsioni”, questa le parole del pm Gianfranco Gallo nella richiesta di sequestro. Dall’indagine milanese, i lavoratori, oltre ad essere sottopagati, risulta prestassero la loro attività senza che fossero nelle condizioni di potersi adeguare alle norme anti Covid; privi di dispositivi di protezione e di regole di distanziamento.