18 marzo 2022 – La conclusione dello stato di emergenza, fissata per il 31 marzo 2022, non cambierà le regole vigenti sullo smart working, ritenuto necessario per evitare il sovraffollarsi di uffici e mezzi pubblici.
Sarà, infatti, possibile ricorrere allo smart working nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore, e quindi beneficiando ancora di un regime semplificato, fino al 30 giugno 2022.
La proroga è arrivata con il nuovo decreto Covid approvato il 17 marzo dal Consiglio dei Ministri e presentato dal premier Mario Draghi nella conferenza stampa di ieri durante la quale ha, di fatto, presentato la road map d’uscita dall’emergenza.
Il provvedimento non solo estende di tre mesi il regime semplificato ma protrae anche al 30 giugno i termini di svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.
In particolare, fino al prossimo 30 giugno si applicheranno le seguenti regole:
- i datori di lavoro, potranno disporre lo svolgimento del lavoro agile, senza necessità di firmare accordi scritti con ciascun lavoratore (basterà una semplice email);
- le comunicazioni amministrative al portale del Ministero del lavoro (Cliclavoro) sull’attivazione del lavoro agile potranno ancora essere fatte con modalità semplificate (elenco nominativo del personale in smart working, corredato da poche e semplici informazioni, senza necessità di allegare accordi).