Smart working: intesa su Testo unico

Roma, 17 marzo 2022 – Raggiunto un accordo in Commissione Lavoro della Camera sul testo unificato che farà da base alla nuova disciplina sul lavoro agile.
Tra le previsioni contenute nel Testo: lo sconto dell’1% sulle assicurazioni INAIL per le imprese che adotteranno sistemi organizzativi che contemplano anche il lavoro agile; crediti di imposta sull’acquisto degli strumenti informatici da dare in dotazione ai lavoratori in smart; più spazio alla contrattazione collettiva nella regolazione del lavoro agile una volta che sarà finito lo stato di emergenza e almeno il 30% delle ore complessive fatte a distanza perché si possa parlare di smart working.
Finora le tutele connesse al lavoro agile – si legge nella Relazione illustrativa – trovano quasi sempre la loro fonte nell’accordo individuale, «che è pur sempre un contratto stipulato tra due parti «non eguali», ovvero tra il lavoratore e il datore di lavoro». Il «fulcro» del Testo unificato, invece, «risiede nel superamento dell’Accordo individuale, quale unica fonte di disciplina e organizzazione della modalità agile di esecuzione del lavoro, valorizzando la contrattazione collettiva».
Il Testo modifica la legge sul lavoro agile del 2017 e va oltre il protocollo firmato a dicembre da imprese e sindacati sullo smart working nel settore privato.
L’accordo dovrà prevedere un’alternanza delle ore a distanza e in presenza con almeno il 30% delle ore a distanza. Volendo attenersi al limite minimo non si potrà organizzare su base settimanale ma bisognerà distribuire i giorni sul mese.
Nel Testo si affida al contratto collettivo la determinazione dei principali aspetti del lavoro agile: responsabilità del datore di lavoro e del lavoratore per quanto attiene alla sicurezza e al buon funzionamento degli strumenti tecnologici; il riconoscimento, per esigenze di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, del diritto alla priorità per le richieste di esecuzione del rapporto di lavoro in modalità agile presentate dai lavoratori in condizioni di disabilità e dei lavoratori al termine del congedo di maternità.
Il contratto dovrebbe garantire anche equiparazione di trattamento economico e giuridico del personale in modalità agile e del personale in presenza a tutti i settori occupazionali includendo lo sviluppo delle opportunità di carriera, Dovrebbe inoltre chiarire le misure organizzative per garantire la disconnessione. L’accordo relativo al lavoro agile deve comunque essere fatto per iscritto e deve contenere le modalità di recesso. Nel Testo si chiarisce che il diritto alla disconnessione vale per il lavoratore sia impegnato in modalità ordinaria sia in quella agile.
“Speriamo – sottolinea la relatrice Maria Pallini, M5s, – di poter arrivare in Aula entro maggio appena esaurita la fase emendativa”.