Roma, 6 settembre 2022 – La Confederazione sindacale europea (ETUC) denuncia che, attualmente, la bolletta energetica media annuale corrisponde a più di un mese di salario per i lavoratori a bassa retribuzione nella maggior parte degli Stati membri dell’Unione europea.
Prima dell’inizio della crisi energetica e dell’aumento dell’inflazione, circa 9,5 milioni di lavoratori avevano già difficoltà a pagare le bollette energetiche. A luglio di quest’anno, in tutta Europa il costo del gas e dell’elettricità è aumentato del 38% rispetto allo scorso anno, e continua ad aumentare.
Questo scenario ha comportato che, in 16 Stati membri, il costo delle bollette per luce e gas per molti equivale a un intero stipendio mensile, mentre lo scorso anno questa situazione si presentava solamente in 8 Stati membri. In alcuni Paesi, tra cui l’Italia, oggi il costo delle bollette è addirittura superiore ad uno stipendio mensile medio.
Per questo motivo, il sindacato europeo chiede con urgenza alla Commissione europea di:
- impegnarsi per aumentare i salari nell’Unione europea per fronteggiare l’aumento del costo della vita, anche sostenendo la contrattazione collettiva;
- incidere sull’aumento del salario minimo e sulle misure emergenziali a tutela delle persone sottopagate che non riescono a pagare le bollette;
- stabilire un tetto al costo delle bollette energetiche e una tassa sugli utili in eccesso realizzati dalle compagnie energetiche;
- varare misure emergenziali a sostegno degli Stati per proteggere i redditi e i posti di lavoro, sull’esempio dell’esperienza pandemica.
(Fonte: European Trade Union Confederation – ETUC, 6 settembre 2022)