Roma, 27 aprile 2023 – È sui giovani studenti che il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, vuole puntare per rilanciare la strategia di contrasto al fenomeno degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali. È quanto è emerso nel corso dell’audizione del Ministro in Commissione Cultura alla Camera, nell’ambito dell’esame delle proposte sull’introduzione dell’insegnamento del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro nelle scuole secondarie.
“Il nostro Paese ha un apparato legislativo importante in materia di sicurezza, ma non possiamo limitarci agli aspetti normativi. Serve un cambiamento di approccio alla prevenzione – ha dichiarato il Ministro – plaudendo alla iniziativa legislativa che ha il merito di “coinvolgere e responsabilizzare gli studenti su questi temi, formando cittadini consapevoli dei loro diritti e doveri”.
“La sicurezza sul lavoro è una materia tecnica che richiede specifiche e comprovate esperienze da parte dei formatori – ha proseguito il Ministro, che ha sottolineato anche l’importanza di mettere al centro i giovani – e deve prevedere insegnamenti adatti a loro, anche attraverso modelli formativi di tipo esperienziale”.
Il Ministro ha quindi espresso il suo appoggio alle proposte di legge in discussione, anticipando anche che, in prossimi interventi legislativi, il Governo si occuperà proprio dei giovani studenti, attraverso l’ampliamento della tutela assicurativa contro infortuni e malattie professionali e con il riconoscimento del diritto ad un indennizzo in favore dei genitori in caso di incidenti mortali avvenuti durante le attività formative.
“Apprezziamo la sensibilità dimostrata dal Ministro Calderone su questi temi – ha dichiarato il Presidente Nazionale ANMIL Zoello Forni – ma è necessario puntare su linguaggi e metodi che abbiano l’obiettivo di far acquisire agli studenti la giusta percezione dei rischi, troppo spesso sottovalutati anche da docenti e dalle aziende che non rispettano quanto previsto dai progetti di alternanza e vedono ragazzi lasciati soli nelle attività di lavoro cui vengono destinati e non con un tutor accanto per tutto il tempo. Il nostro auspicio è che i modelli formativi esperenziali a cui fa riferimento il Ministro possano essere ricondotti alle attività di Testimonianza svolte dalla nostra Associazione, di cui abbiamo già avuto occasione di parlarle e su cui ha dimostrato molto interesse ed apprezzamento, così come ha dichiarato anche il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, On. Rizzetto, ad un convegno di ieri alla Camera organizzato dall’ANMIL su questo argomento”.
Sicurezza, Calderone: formare i giovani alla consapevolezza
