Roma, 21 gennaio 2021 – Crescono le spese legali collegate alle liti in sanità. Nel solo 2019, le spese legali per contenzioso e sentenze sfavorevoli sostenute dal comparto sanitario italiano ammontano a 203,5 milioni di euro, circa 560 mila euro al giorno, con un incremento del 6,9% rispetto al 2018. Sono le strutture sanitarie meridionali ad essere più litigiose, concentrando il 62,9% delle spese legali complessive, pari a 128 milioni, seguite da quelle del Centro con 45,7 milioni (22,5%) e del Nord con una spesa generata per 29,7 milioni (14,6%). É quanto emerge dall’Indice di Performance Sanitaria realizzato dall’Istituto Demoskopika. È la Sardegna a guidare la graduatoria dei contenziosi con sentenze sfavorevoli con una spesa pro-capite di 7,9 euro determinando un esborso, in valore assoluto, pari a 12,9 milioni. Sul versante opposto, le meno litigiose sono Piemonte (0,54 euro pro-capite), Emilia Romagna (0,81 euro pro-capite) e Lombardia (0,98 euro pro-capite) rispettivamente con 2,3 milioni di euro, 3,6 milioni e 9,9 milioni di spese legali. E’ l’Emilia-Romagna la regione in testa per la complessiva efficienza del sistema sanitario, che ‘strappa’ la prima posizione al Trentino-Alto Adige, mentre Campania, Calabria e Sicilia si collocano tra le realtà “più malate” del paese. In particolare, secondo Demoskopika, sono 6 le realtà regionali “sane”, 9 “influenzate” e 5 “malate”, sulla base di 8 indicatori: soddisfazione sui servizi sanitari, mobilità attiva, mobilità passiva, risultato d’esercizio, disagio economico, spese da contenzioso, democrazia sanitaria e speranza di vita.
Sanità, netta crescita dei contenziosi tra il 2018 e il 2019
