“Repubblica” dedica uno spazio fisso alle vittime del lavoro

Roma, 2 maggio 2022 – Si intitola “Morire di lavoro. Le storie dietro i numeri di una tragedia italiana” il nuovo libro edito da “la Repubblica” di Marco Patucchi, giornalista presso la medesima testata che ha più volte collaborato con l’ANMIL. 
Proprio grazie all’incontro con l’Associazione “ho percepito che l’informazione su questa emergenza ha un andamento carsico, che come i fiumi carsici scompaiono sotto terra per poi riemergere fino a scomparire di nuovo – ha dichiarato Patucchi durante l’intervista a Radio ANMIL Network  -. L’informazione accende i suoi riflettori quando avvengono episodi clamorosi per il numero di vittime durante la stessa giornata o per le caratteristiche di chi perde la vita, soprattutto quando si tratta di giovani, per poi spegnere i riflettori e tutto torna nella banale normalità”.
Una “Spoon River” di storie brevi dense di emozioni. La vita spezzata di Valentin caduto da un albero, di Marco schiacciato dal muletto che stava manovrando, di Angelo, Tiziana, Luana, Sebastiano, Andrea e molti altri che sono morti  a causa di ciò che la nostra stessa Costituzione riconosce come un diritto fondamentale: il diritto al lavoro. 
“Morire di lavoro”, la cui prefazione è a cura del direttore de “La Repubblica”  Maurizio Molinari e dello scrittore Stefano Massini, mentre le conclusioni sono state realizzate dal direttore dell’Ispettorato nazionale del Lavoro Bruno Giordano, è disponibile in edicola.