Min. Lavoro-Anci: agricoltura 10mila lavoratori senza diritti

Roma, 19 luglio 2022 – “Sono almeno 10mila i lavoratori agricoli migranti che vivono in insediamenti informali in Italia. Luoghi di privazione dei diritti e di sfruttamento, in molti casi presenti da diversi anni, privi di servizi essenziali e di servizi per l’integrazione. Emerge dal Rapporto “Le condizioni abitative dei migranti che lavorano nel settore agroalimentare” pubblicato dal Ministero del Lavoro e dall’Anci nell’ambito del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato 2020-2022.
La metà dei Comuni italiani ha compilato un questionario su presenze, flussi, caratteristiche dei lavoratori agricoli migranti e sistemazioni alloggiative: dalle abitazioni private e strutture, temporanee o stabili, attivate da soggetti pubblici o privati, fino agli insediamenti informali o spontanei non autorizzati. Sono stati censiti anche i servizi a disposizione degli ospiti, così come gli interventi per l’inserimento abitativo promossi dai Comuni stessi.
“Questo Rapporto non è la semplice mappatura di come i migranti vivono e lavorano nei nostri campi, ma restituisce in maniera più ampia il modo in cui sui nostri territori, oggi, riconosciamo o neghiamo dignità a quelle vite e a quel lavoro”, scrivono nella prefazione del Rapporto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, e il presidente dell’Anci, Antonio Decaro. “Troppo a lungo – continuano– abbiamo portato il peso di luoghi che negano i nostri principi costituenti e il rispetto dovuto a ogni essere umano. Li abbiamo, etimologicamente, tollerati. Non possiamo e non vogliamo più sostenere quel peso. Riconsegniamo ovunque alle parole ‘casa’ e ‘lavoro’ il senso che dovrebbero avere”.