Prove di evacuazione inclusiva alla Galleria degli Uffizi

29 maggio 2019 – Il 20 maggio scorso, alla Galleria degli Uffizi di Firenze è scattato l’allarme antincendio che ha aperto le danze ad un momento a dir poco esemplare per lo sviluppo della cultura della prevenzione: un’esercitazione di “evacuazione inclusiva” promossa dal Corpo Vigili del Fuoco. Pochi giorni prima i Vigili del Fuoco avevano tenuto un seminario formativo, tenuto anche da un interprete LIS (lingua dei segni italiana), al quale hanno preso parte anche varie Associazioni di persone con disabilità: l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), l’ATP (Associazione Toscana Paraplegici), l’ENS (Ente Nazionale Sordi), l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), il CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) e Trisomia 21.
L’esercitazione ha coinvolto una cinquantina di persone, tra le quali una classe della scuola primaria e dieci visitatori con disabilità motorie, sensoriali e cognitive. Durante la prova sono dunque state attivate specifiche modalità di accompagnamento in situazione d’emergenza, compreso il trasporto lungo le scale delle persone in sedia a rotelle
«Tale attività – spiega Stefano Zanut, direttore vicedirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, membro dell’Osservatorio del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sulla Sicurezza e il Soccorso delle Persone con Esigenze Speciali – si è collocata nell’àmbito delle iniziative predisposte dall’Osservatorio Regionale sui Temi della Sicurezza e del Soccorso alle Persone con Esigenze Speciali, recentemente istituito dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Toscana, allo scopo di valorizzare anche in sede locale le iniziative del nostro corrispettivo Osservatorio Nazionale. Nello specifico, i Vigili del Fuoco e la Direzione delle Gallerie degli Uffizi hanno dato vita a una collaborazione sui temi della gestione dell’emergenza in presenza di persone con disabilità, iniziativa importante perché ha richiamato l’attenzione su un aspetto altrettanto importante: garantire cioè l’accessibilità dei luoghi della cultura di cui e ricco il nostro Paese e al contempo tutelare la sicurezza di tutti i possibili fruitori, in un percorso in linea con i principi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità».

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