COMUNICATO STAMPA
ANMIL AMMESSA PARTE CIVILE
NEL PROCESSO NERI DEPOSITI COSTIERI (LIVORNO)
Roma, 18 gennaio 2022 – Ieri il Giudice del Tribunale di Livorno ha ammesso l’ANMIL come parte civile nel processo contro i vertici societari della Neri Depositi Costieri S.p.A. e Labromare Srl, azienda che si occupa di bonifiche e servizi ambientali in tutta Italia, in conseguenza all’esplosione di un serbatoio dei Depositi Costieri Neri che, il 28 marzo del 2018, causò la morte di due operai, Lorenzo Mazzoni, di 25 anni, e Nunzio Viola, di 52 anni con 4 figli e 2 nipoti, impegnati in quel momento a collegare l’autospurgo ad una cisterna per svuotarla dal residuo di acetato di etile, un liquido infiammabile molto pericoloso.
A scatenare l’esplosione, secondo i tecnici della procura, l’evaporazione di quella sostanza, mista ad ossigeno e subito dopo l’innesco: una scintilla, creata per l’accumulo di cariche elettrostatiche che si sarebbero formate sulla parte finale del tubo di aspirazione.
Per il tragico evento, la Procura di Livorno ha chiesto e ottenuto il processo per 14 persone, ovvero tutti i manager della Neri Costieri, la società appaltatrice dell’intervento e Labromare, datore di lavoro dei due operai. Secondo il pubblico Ministero Sabrina Carmazzi, che ha coordinato la maxi inchiesta alla quale hanno lavorato quattro diverse sezioni di polizia giudiziaria, nel momento dell’incidente sono state violate molte delle regole che avrebbero dovuto garantire la sicurezza all’interno di uno stabilimento classificato come “ad alto rischio”. L’accusa per tutti è quella di omicidio colposo.
Nonostante l’iniziale esclusione dell’ANMIL all’udienza preliminare e l’opposizione dei legali delle controparti in fase dibattimentale, l’Associazione, assistita dall’Avv. Alessandra Guarini, è riuscita ad ottenere il provvedimento positivo di ammissione come parte civile.
“Un risultato importante quello ottenuto da ANMIL – commenta l’Avvocato Guarini – che dopo essere stata esclusa dal Giudice per l’Udienza Preliminare, è stata ammessa ieri come parte civile dal Tribunale di Livorno, la cui decisione ha così posto rimedio ad una ingiusta esclusione, che avrebbe precluso la possibilità per ANMIL di affiancare e supportare nel processo i familiari delle vittime di questo terribile incidente sul lavoro”.
Si tornerà in aula il prossimo 21 marzo alle ore 12.00, udienza fissata per consentire a Neri Depositi Costieri S.p.A. e Labromare Srl di costituirsi come responsabili civili dopo l’ordine di citazione disposto dal Tribunale in accoglimento della richiesta formulata da ANMIL subito dopo l’ammissione.
“Sappiamo bene quanta sofferenza e quante difficoltà si nascondono dietro queste tragedie – dichiara il Presidente nazionale ANMIL Zoello Forni – e la nostra Associazione con oltre 300.000 iscritti, di cui 22.000 in Toscana, e 2.560 nella sola Provincia di Livorno, ha saputo ampiamente dimostrare l’impegno dell’ANMIL per promuovere la sicurezza sul lavoro e per la tutela di vittime di omicidi che non vogliamo vengano più chiamati ‘morti bianche’ come se non ci fosse un responsabile di tali tragedie e che vengono dimenticate il giorno dopo come se non fossero mai accadute.
ANMIL potrà dunque partecipare pienamente al processo sostenendo le vittime durante il duro percorso processuale, come ci auguriamo possa accadere anche nella giudizio per le vittime del disastro ferroviario di Pioltello”.
RESP. UFFICIO STAMPA ANMIL
Marinella de Maffutiis