Processo Ferrotramviaria: 5 anni dalla strage dei treni

Roma, 13 luglio 2021 – Sono ormai passati cinque anni dal disastro ferroviario provocato dallo scontro frontale tra due treni delle Ferrovie Bari-Nord, gestite in concessione dalla società Ferrotramviaria, che viaggiavano sullo stesso binario nel tratto tra Andria e Corato, il 12 luglio del 2016, e che causò la morte di 23 persone e il ferimento di altre 50.
Ricordiamo che in conseguenza della terribile tragedia dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Trani si è instaurato un procedimento penale, che vede anche l’ANMIL costituita come parte civile, in cui sono imputate la società Ferrotramviaria e 17 persone fisiche, tra dipendenti e dirigenti dell’azienda, dirigenti del Ministero dei Trasporti e dell’Ustif (organo periferico del ministero), accusati a vario titolo di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni grave colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro e falso.
A determinare lo scontro probabilmente fu un errore umano nel sistema di comunicazione telefonica tra le due stazioni, ritenuto obsoleto e insicuro dalla Procura di Trani. Ma anche, secondo l’ipotesi accusatoria, una serie di concause e leggerezze organizzative e la mancata applicazione da parte della società di aggiornati sistemi di sicurezza, in particolare il segnalamento automatico Scmt (sistema di controllo marcia treno) che consente di sopperire in tempo ad eventuali errori umani o tecnologici.
In ricordo delle vittime dell’incidente, nella giornata di ieri, i Sindaci delle città di Barletta, Andria, Corato e Bari hanno presieduto a diverse cerimonie commemorative. “Una giornata complicata non solo per i familiari, per gli amici e per i colleghi di quelle 23 persone. Io sono diventato ingegnere dei trasporti perché mio padre era un macchinista delle Ferrovie dello Stato. Per tante persone come me quel treno rappresenta un simbolo di libertà, di innovazione dal punto di vista tecnologica. Quel giorno si trasformò in un simbolo del dolore, del lutto, della tristezza per la morte di 23 persone. Che non sia un sacrificio vano”. Queste le parole del sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci (Associazione Comuni), Antonio Decaro, alla commemorazione per il quinto anniversario della strage ferroviaria.