Roma, 28 aprile 2020 – Ascoltare musica e non solo con gli auricolari ad alto volume è ormai noto danneggia la capacità uditiva e favorisce lo sviluppo della riduzione della capacità uditiva per chi vive in città industrializzate e rumorose. Spesso quando si cammina in strada o si viaggia sui mezzi pubblici si tende ad alzare il volume della musica per escludere dal proprio campo uditivo altri suoni e rumori ma ciò, a lungo andare, può causare danni e portare ad un calo precoce dell’udito. Spesso si superano facilmente gli 80/100 decibel, mentre l’intensità ideale di ascolto sarebbe quella di 30/40 decibel, quella raggiunta dalla voce umana. Per chi riprenderà a correre o a svolgere attività fisica all’aria aperta, una volta terminato il periodo di quarantena, i decibel sparati negli orecchi possono essere molto dannosi anche per le articolazioni. Franca Deriu, docente di Fisiologia umana al Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari, con Andrea Manca, Lucia Cugusi e Francesco Bussu dello stesso ateneo e Luca Pomidori e Michele Felisatti dell’Esercizio Vita Medical Fitness di Ferrara, sostengono che la musica ad alto volume modifica il livello di attenzione rendendo i movimenti meno controllati e coordinati, perciò più rischiosi per le articolazioni.
Per approfondimenti: https://www.humanitas-care.it/news/auricolari-cuffie-dannosi-ludito/
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