3 novembre 2023 – Malgrado la premier Giorgia Meloni abbia blindato la legge di bilancio, la maggioranza sta valutando la possibilità di apportare limature su alcuni punti specifici, a partire dalla stretta per i medici che vanno in pensione. Lo ipotizza il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, che teme la possibilità di un “effetto boomerang” della misura che incide fortemente sul rendimento della quota retributiva della Cassa pensione sanitari.
“La norma inserita spinge i medici ad andare in pensione – spiega l’esponente dell’esecutivo, non escludendo l’introduzione di correzioni in merito – Non ci saranno emendamenti ma come governo possiamo, in qualche modo e a saldi invariati, cercare di gestire questa situazione. Se c’è la necessità per correggere alcune cose faremo un maxi-emendamento”.
Una disponibilità accolta dai medici con soddisfazione. “Valutiamo positivamente l’impegno per trovare una soluzione concreta a una questione complessa – commenta il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli – In assenza di queste risposte, lo sciopero è giusto e inevitabile”.
Se la norma non sarà modificata, secondo Anelli, la conseguenza sarebbe l’abbandono del Servizio sanitario nazionale da parte dei medici ospedalieri che hanno maturato i requisiti per andare in pensione e che prevedevano invece di rimanere ancora per qualche anno (secondo il sindacato Anaao-Assomed si tratta di almeno 6mila professionisti). “Se questo accadesse, a sua volta si avranno fortissime ricadute sulle liste d’attesa che il Governo, al contrario, si propone di ridurre proprio attraverso la Finanziaria – continua Anelli – È necessario e urgente, quindi, un correttivo”.
Pensioni medici, possibili modifiche nella manovra
