Familiari vittime Moby Prince sulla caduta del Governo

Roma, 22 luglio 2022 – “Come rappresentanti delle associazioni dei familiari delle vittime del Moby Prince rimaniamo sconcertati per quello che è accaduto in Parlamento.
Indipendentemente dalle idee politiche e dalle ragioni per cui alcune forze politiche hanno deciso di staccare la spina all’esecutivo del Premier Draghi, riteniamo che la caduta del governo e la fine anticipata della legislatura sia un danno gravissimo al percorso di verità e giustizia sulla strage del Moby Prince”. È quanto si legge in una nota firmata da Luchino Chessa, Presidente dell’Associazione 10 Aprile-Familiari vittime Moby Prince e da Nicola Rosetti, Presidente dell’Associazione 140 familiari vittime Moby Prince.
“Il 12 maggio 2021 è stata istituita la Commissione parlamentare di inchiesta sul Moby Prince e sotto la presidenza dell’On. Andrea Romano a oggi i lavori si sono svolti senza interruzioni. Sulla scorta delle risultanze della precedente Commissione del Senato, il lavoro in un anno di attività è stato di notevole peso specifico per la ricerca della verità. Gli ultimi nove mesi di legislatura sarebbero stati utili per proseguire su alcuni filoni di inchiesta e per elaborare una conclusione che avrebbe potuto scrivere in modo definitivo la verità storica, aprendo al successivo percorso di giustizia”. Ma “la speranza di mettere la parola fine a 31 anni di sofferenze e strazi – continua la nota – si è infranta davanti a giochi politici che poco hanno a che fare con il bene comune della Nazione”. “Sono il prologo del crepuscolo della nostra Repubblica e minano la credibilità dell’Italia. Ci rendiamo conto che in una tempesta perfetta come quella che si sta delineando, il nostro grido per la verità e giustizia sul Moby Prince possa rimanere inascoltato. Da 31 anni stiamo combattendo contro chi ha fatto di tutto per nascondere e modificare la verità sul Moby Prince e ci chiediamo quanto ancora dobbiamo aspettare. Ringraziamo con affetto l’Onorevole Andrea Romano e tutti i commissari per il lavoro che hanno fatto fino ad oggi. Con la prossima legislatura, fin da ora auspichiamo la istituzione di una Commissione Bicamerale. Noi non ci fermeremo!” conclude la nota.