Roma, 10 aprile 2020 – Preservare le differenze, aiutare i deboli, sorreggere le minoranze. Sono queste tematiche all’ordine del giorno al tempo del #Coronavirus, ma il Papa lancia un appello per il dopo epidemia: evitare la “cultura dello scarto”.
Papa Francesco così dichiara in un’intervista allo scrittore e giornalista britannico Austen Ivereigh sulla crisi mondiale provocata dalla pandemia, la cui traduzione italiana è pubblicata da Civiltà Cattolica: “Alcuni governi hanno preso misure esemplari, con priorità ben definite, per difendere la popolazione. Ma ci stiamo rendendo conto che tutto il nostro pensiero, ci piaccia o non ci piaccia, è strutturato attorno all’economia. Si direbbe che nel mondo finanziario sacrificare sia normale. Una politica della cultura dello scarto. Da cima a fondo”.
“I senzatetto restano senzatetto. Giorni fa ho visto una fotografia, di Las Vegas, in cui erano stati messi in quarantena in un parcheggio. E gli alberghi erano vuoti. Ma – conclude Francesco – un senzatetto non può andare in un albergo. Qui la si vede all’opera, la teoria dello scarto”.
Papa Francesco e la “teoria dello scarto”
