Roma, 22 ottobre 2021 – Dopo tre giorni di agonia, non ce l’ha fatta Luisa Scapin, l’operaia di 62 anni di Padova che è rimasta incastrata con il camice in un macchinario avvolgi-cavo, che l’ha schiacciata e soffocata. La donna lavorava nella ditta Filtessil di San Giorgio in Bosco che produce persiane avvolgibili. Il primo a soccorrerla, con un massaggio cardiaco, è stato un collega seguito dai carabinieri della stazione di Tombolo.
La procura ha dato l’assenso all’espianto degli organi e iscritto sul registro degli indagati il titolare della ditta: si indaga per omicidio colposo. Sotto sequestro è finito il macchinario in cui la donna era rimasta impigliata.
“Piangiamo ancora un’altra vittima del lavoro ma, per favore, non chiamatele morti bianche”, ha commentato il Presidente nazionale ANMIL, Zoello Forni.
Forni (ANMIL): Ancora un’altra vittima del lavoro ma, per favore, non chiamatele morti bianche
