21 giugno 2019 – Oggi un uomo è morto in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere nautico nell’area del porto di Gioia Tauro. Sembrerebbe che la vittima sia stata colpita da un cavo che si è spezzato improvvisamente mentre il lavoratore stava procedendo alle operazioni di alaggio di un’imbarcazione utilizzando una gru. L’uomo è deceduto sul colpo. Sul posto la Polizia di frontiera e il personale della Capitaneria di porto stanno effettuando gli accertamenti del caso.
Nella giornata di ieri si sono verificati due incidenti mortali sul posto di lavoro:
nella tarda mattinata di ieri un uomo di 71 anni è stato colpito al capo da un pezzo di un mezzo agricolo, ed è morto all’istante in un’azienda agricola di Cormons (GO).
Secondo la ricostruzione fatta dai Carabinieri della Compagnia di Gorizia, la vittima aveva appena acquistato un mezzo agricolo dal titolare della fattoria e lo aveva caricato su un proprio rimorchio quando questo gli è scivolato addosso. Durante la manovra sarebbe stato colpito al capo dal perno di una delle due rampe che stava usando per la manovra di carico del trattore. Sul posto sono intervenuti i sanitari e i militari dell’Arma. La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta.
Un operaio di 35 anni, Christian Catalano, è morto in ospedale a Monza ieri sera dopo essere rimasto gravemente ferito da un grosso tubo metallico che era tenuto sospeso da una gru e che gli è caduto sul petto mentre lavorava in un’azienda di Nova Milanese (Monza).
Sulla dinamica dell’incidente sul lavoro indaga la Polizia Locale con i tecnici dell’azienda sanitaria territoriale. “La strage sul lavoro – commenta la FIOM CGIL Brianza – sta continuando. E’ una vergogna che il Governo abbia stabilito una riduzione dei premi assicurativi che le imprese pagano all’INAIL, per la formazione e la prevenzione in materia di sicurezza e di tutela della salute”
Morti sul lavoro a Gioia Tauro (RC), Nova Milanese (MB) e Cormons (GO)
