Nel 2022 sono 3.159 i morti per incidenti stradali

20 novembre 2023 – 3.159 morti e 223.475 feriti. È questo il bollettino del 2022 in Italia diffuso ieri in occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada (dati Istat). La quasi totalità degli incidenti, come ricorda la coalizione #Città30Subito!, è imputabile a comportamenti sanzionati dal Codice.
L’esito letale è sempre dovuto alla velocità da parte di conducenti di mezzi, che provocano il 94% delle collisioni. Le vittime sono aumentate in tutti i segmenti di utenti della strada rispetto al 2021, fatta eccezione per i ciclisti (-7%). Per loro la mortalità continua a diminuire (-33% negli ultimi dieci anni, -50% negli ultimi venti), a fronte di un forte incremento della di questa tipologia di mobilità.
Gli incidenti stradali continuano a rappresentare, inoltre, la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni e alla base di questa strage ci sono la distrazione alla guida e la velocità.
Si tratta di una situazione che sembra non conoscere soluzione di continuità, come testimoniano i dati relativi ai controlli effettuati dalla Polizia di Stato tra il 6 ottobre e il 5 novembre di quest’anno: su 44.771 persone identificate e con 24.350 veicoli fermati, i conducenti risultati positivi all’alcool sono stati 1.461, pari a circa il 6% dei controllati con etilometro.
Da sottolineare, invece, come l’introduzione del limite di velocità urbano nelle metropoli europee abbia contribuito a ridurre gli incidenti sulle strade. A Londra, dopo l’approvazione dei limiti di 20 km/h, le morti sulle strade si sono ridotte del 25%, mentre gli investimenti di pedoni si sono abbassati del 63%. A Bruxelles invece, dopo un anno dall’inaugurazione della “città 30 km/h”, avvenuta nel gennaio 2021, sono diminuiti del 28% gli incidenti e del 50% i morti e feriti gravi. Ancora, a Edimburgo l’attuazione del limite di velocità da 20 km/h a 30 km/h ha contribuito a tagliare del 40% il numero degli incidenti e del 33% il numero di feriti.