Roma, 20 settembre 2021 – Potrebbe essere stato schiacciato dalla macchina rotolatrice alla quale stava lavorando dopo essere rimasto impigliato con l’orologio in uno dei rulli, l’operaio di 48 anni, Giuseppe Siino, morto la sera del 17 settembre nell’azienda Alma spa di Campi Bisenzio (Firenze), specializzata nella produzione di moquette. Questa, secondo quanto appreso, una delle ipotesi alla quale starebbero lavorando gli investigatori, coordinati dal pm Ornella Galeotti che questa mattina ha conferito l’incarico per l’esecuzione dell’autopsia sul corpo del 48enne. L’inchiesta al momento resta a carico di ignoti.
In base a quanto emerso, l’orologio dell’uomo è stato trovato a terra sotto al macchinario, in corrispondenza di una fessura tra due rulli, col quadrante rotto e il cinturino spezzato. Alcuni colleghi di lavoro del 48enne avrebbero riferito agli inquirenti che per motivi di sicurezza sarebbe stato loro vietato portare orologi e bracciali sul luogo di lavoro. Sull’effettiva esistenza di questo regolamento, e anche su eventuali omissioni dei controlli sul rispetto di queste indicazioni, sarebbero in corso indagini. Sul macchinario, che è sotto sequestro, la procura disporrà una consulenza tecnica nei prossimi giorni: scopo dell’accertamento anche quello di verificare il corretto funzionamento di una corda di sicurezza che impedisce l’accesso al macchinario e che, se tirata o spostata, ne provoca l’arresto di emergenza.
Morto operaio: forse l’orologio la causa dell’incidente
