Morte Giuliano De Seta: Inail nega indennizzo ai familiari

Roma, 11 gennaio 2023 – È dei giorni scorsi la notizia del diniego da parte dell’Inail di un indennizzo alla famiglia di Giuliano De Seta, lo studente 18enne di Ceggia morto il 16 settembre scorso in un incidente durante il suo stage di alternanza scuola-lavoro alla ditta Bc Service di Noventa di Piave, schiacciato da una lastra del peso di oltre mille chili mentre era al lavoro sulle viti di un pannello in metallo.
Nello specifico l’Istituto per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro aveva comunicato ai genitori, Enzo De Seta e Antonella Biasi, che il reddito familiare supera la soglia minima di legge prevista per il diritto a una rendita per la morte del loro figlio al lavoro, calcolata in base alla composizione del nucleo familiare. Ma ciò non perché Giuliano stesse facendo un periodo di alternanza scuola-lavoro in quanto per l’Inail i diritti dei dipendenti così come degli stagisti e degli studenti in formazione lavoro sono gli stessi e non c’è differenza nel riconoscimento a un sostegno dell’Ente pubblico. Anche se Giuliano fosse stato un dipendente della Bc Service di Novante di Piave, dunque, non sarebbe comunque stata riconosciuta una rendita alla famiglia. Quello che invece l’Inail ha riconosciuto è l’infortunio mortale con conseguente diritto per i familiari ad un assegno per le spese funerarie.
Su questa vicenda è intervenuta anche il Ministro del Lavoro Marina Calderone che promette a breve una revisione del vulnus normativo esistente che consente il risarcimento economico ai familiari, solo quando a subire l’infortunio mortale è il principale percettore del reddito.
“Come Associazione che da anni lotta per una maggiore tutela dei familiari delle vittime sul lavoro – commenta il Presidente nazionale ANMIL, Zoello Forni – vogliamo in primis esprimere tutta la nostra vicinanza ai genitori del povero Giuliano. Condividiamo inoltre l’urgenza di procedere ad una modifica della normativa vigente sui risarcimenti per chi muore nel corso del periodo di alternanza scuola-lavoro. Morti premature come quella di Giuliano sono inaccettabili, pertanto auspichiamo che effettivamente il Governo intervenga per garantire non solo una maggiore tutela alle famiglie dei morti sul lavoro ma altresì per garantire che le tragedie quotidiane a cui stiamo assistendo possano finalmente interrompersi”. Per il resto i genitori di Giuliano, attendono ora l’esito dell’inchiesta processuale, ancora in corso, nella quale quattro persone risultano indagate: il titolare della Bc Service, Luca Brugnerotto, la dirigente scolastica dell’Itis Da Vinci di Portogruaro, Anna Maria Zago, l’Rls (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) della ditta, che realizza stampi per materie plastiche, e l’insegnante che come tutor doveva seguire e valutare lo stage dello studente di Ceggia. Soltanto all’esito del processo verrà affrontata la questione dell’indennizzo da parte delle compagnie di assicurazione degli imputati, che per ora sono indagati.