Medico morto in trincea: un ulivo a ricordo

Roma, 13 novembre 2020 โ€“ Si chiama l’Ulivo di Nabeel in onore della morte del primo medico scomparso in Sardegna per Covid. Il suo ordine professionale, a sette mesi dalla sua scomparsa, lo ha voluto ricordare con questa intitolazione. “Caduto per Covid-19 nell’esercizio della sua professione”, si legge nella targa inaugurata il 12 Novembre alla presenza dell’Assessore della Sanitร  Mario Nieddu, del Presidente dell’Ordine dei medici Raimondo Ibba e dei rappresentanti della comunitร  palestinese in Sardegna.
Il medico รจ scomparso lo scorso aprile a 62 anni, era in servizio da fine febbraio a Tonara, ma รจ stato storica guardia medica ad Aritzo.
Era stato ricoverato dagli inizi di marzo all’ospedale Santissima Trinitร  di Cagliari. Poi l’aggravamento dello stato di salute e la morte. Commosso il ricordo della giovane collega Amneh Al Omary, sarda, ma di origini giordane. “Mi ha seguito all’inizio della sua carriera – ha raccontato durante la cerimonia all’Ordine dei medici – mi ha insegnato tante cose. E mi ha insegnato soprattutto che il paziente non รจ un corpo a cui appoggiare uno stetoscopio, ma una persona che soffre. Perchรฉ lui aveva un cuore grande”.
Anche il presidente dei medici ha ricordato la figura di Nabeel.
“Siamo addolorati perchรฉ non รจ piรน con noi – ha detto Ibba – ma quello che ha fatto rimane. Chi lo ha conosciuto non ha potuto fare a meno di apprezzarlo per il suo impegno. Un uomo che correva da una parte all’altra per le sue missioni, la cura dei pazienti e la causa palestinese”.

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