Roma, 7 giugno 2023 – Prosegue il cammino verso la conversione in legge del Decreto Lavoro, varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 1° maggio. La Commissione Lavoro del Senato, dopo un ciclo di audizioni che ha visto coinvolta anche l’ANMIL tra pochi selezionati soggetti, sta procedendo all’esame dei numerosi emendamenti depositati. Una prima notizia negativa arriva sul fronte amianto, in merito al quale erano state presentate numerose proposte. Oggi è stato infatti ritirato l’emendamento a prima firma della Sen. Murelli che prevedeva, tra l’altro, la possibilità per i malati di mesotelioma di poter richiedere l’una tantum di cui alla legge 244/2007 in forma di anticipo e la velocizzazione dell’erogazione della prestazione stessa.
In relazione al decreto l’ANMIL ha elaborato alcune proposte emendative sui temi di maggiore urgenza per la categoria, che sono state inviate a tutti i componenti della Commissione. Tra queste alcune ipotesi di miglioramento della tutela, come:
- l’adeguamento all’età pensionabile del limite per l’erogazione dell’assegno di incollocabilità da parte dell’INAIL (ora riconosciuto solo fino a 65 anni);
- l’aggiornamento delle tabelle INAIL di indennizzo del danno biologico in capitale e in rendita;
- la modifica del meccanismo di rivalutazione delle rendite INAIL;
- l’abbassamento della percentuale di invalidità per il riconoscimento della rendita INAIL dal 16 all’11%;
- l’abbassamento del grado di invalidità che dà diritto all’accesso al collocamento mirato.
Numerose anche le proposte dell’ANMIL in favore dei superstiti delle vittime del lavoro, tra le quali:
- la previsione di una quota di riserva loro dedicata ai fini del collocamento mirato;
- l’esclusione della rendita ai superstiti INAIL dal reddito rilevante ai fini ISEE;
- il riconoscimento della rendita ai superstiti anche in favore di genitori, fratelli e sorelle non viventi a carico;
- per i figli, il prolungamento a 30 anni del limite di età per beneficiare della suddetta rendita.
Proposta anche l’eliminazione della doppia visita a cui gli invalidi del lavoro devono sottoporsi per ottenere l’accertamento della disabilità ai fini della legge 104/1992, dopo che la stessa condizione è già stata verificata dall’INAIL, una norma che disconosce il ruolo dei medici INAIL che già hanno accertato un’invalidità permanente attribuendo una rendita vitalizia per il grave danno riportato dal lavoratore.
Infine, sul tema della diffusione della cultura della sicurezza, sul quale il decreto interviene principalmente sul fonte delle scuole e dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), l’ANMIL ha proposto l’inserimento della Testimonianza delle vittime del lavoro nei programmi formativi, con il riconoscimento della figura del Testimonial/formatore.
Considerata la mole di proposte emendative ricevute, la Commissione sta procedendo all’esame con il metodo della “segnalazione”, secondo il quale i gruppi parlamentari sono chiamati ad indicare un numero ristretto di emendamenti da porre in votazione.
Le proposte dell’ANMIL sono state ampiamente condivise, ma tra tutte quelle depositate solamente una è stata “segnalata”: si tratta della proposta relativa al riconoscimento della figura del Testimonial, sottoscritta dai Sen. Camusso, Zampa, Furlan, Zambito e Manca (PD) e segnalata dal relativo gruppo. Lo stesso emendamento è stata presentato anche dalle Sen. Minasi, Murelli e Cantù (Lega), ma non segnalato. L’Associazione si è adoperata per sollecitare il più ampio sostegno all’emendamento e per chiedere una riconsiderazione della proposta relativa agli accertamenti ex legge 104, considerato che essa non comporterebbe oneri aggiuntivi e rappresenterebbe una importante semplificazione per le vittime del lavoro. Si resta ora in attesa dell’esito dell’esame in Commissione, che proseguirà per tutta la settimana.
Il provvedimento è atteso in Aula a partire da martedì 13 giugno.