Lavoro sommerso: pubblicato il Piano 2023-2025

27 dicembre 2022 -Con comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.298 del 22 dicembre 2022 il Ministero del Lavoro ha notificato l’Adozione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso per il triennio 2023-2025, in attuazione della misura a titolarità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di cui alla Missione 5, componente 1, Riforma 1.2 Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso, del PNRR.
Come emerge dal documento, in Italia il lavoro sommerso riguarda quasi 3 milioni di persone, pari ad un tasso di irregolarità del 12%. Secondo i dati Istat, il settore domestico è quello nel quale si concentra circa un quarto dei lavoratori non in regola. Nel lavoro in casa il tasso di irregolarità supera il 50%, ossia ci sono più lavoratori irregolari che regolari impiegati in queste attività. Seconda per tasso di irregolarità è l’agricoltura, dove quasi il 25% dei lavoratori non è a norma.
L’attuazione del Piano nazionale prevede il raggiungimento di due specifici target quantitativi:

  1. l’incremento nella misura almeno del 20% del numero di ispezioni rispetto al periodo 2019-2021 entro la fine del 2024;
  2. la riduzione dell’incidenza del lavoro sommerso di almeno 2 punti percentuali nei settori economici interessati dal Piano nazionale.

Il piano riporta una strategia stabile per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso, per la sinergia tra gli attori istituzionali e non, attraverso quattro principali azioni. In linea con le indicazioni del PNRR, il Piano punta innanzitutto ad affinare le tecniche di raccolta e delle modalità di condivisione dei dati sul lavoro sommerso, con l’obiettivo di migliorare la conoscenza del fenomeno da parte di tutte le Autorità competenti, creare reti interistituzionali di cooperazione, anche informatica, tra le Autorità per una  più approfondita conoscenza dell’evoluzione del fenomeno in  funzione di monitoraggio e prevenzione.
Il Piano prevede inoltre una più attenta pianificazione dell’attività ispettiva così da assicurarne i risultati e renderla più efficiente. La pianificazione dell’attività di vigilanza sarà effettuata da una Task Force nazionale, sulla base delle direttive provenienti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Obiettivo del Piano è anche quello di delineare un nuovo sistema sanzionatorio per le violazioni, con particolare riferimento al sistema degli appalti, e parallelamente valorizzare le imprese che dimostrino comportamenti virtuosi nella gestione dei rapporti di lavoro.
Oltre alle misure dirette, il testo introduce anche misure indirette volte a trasformare il lavoro sommerso o nero in lavoro regolare, in maniera che i benefici dell’operare nella legalità superino i costi del continuare ad operare nel sommerso.
Il Piano punta anche a realizzare una campagna informativa rivolta ai datori di lavoro e ai lavoratori, con il coinvolgimento attivo  delle parti sociali, per sensibilizzare  i destinatari sul “disvalore” insito nel ricorso ad ogni forma di lavoro irregolare, accompagnata dall’avvio di un’attività sperimentale di politica attiva rivolta ai lavoratori più a rischio, per prevenire il loro coinvolgimento in attività di lavoro irregolare.