L’accessibilità in carrozzina firmata Google Maps a cura dell'Ufficio Servizi Istituzionali

23 dicembre 2019 – «Più di 65 milioni di persone in tutto il mondo sono su una sedia a rotelle. Sono diventato uno di loro anch’io dopo un incidente nel 2009, e ho scoperto che cosa significhi andare in giro nel mondo su 4 ruote», spiega Sasha Blair-Goldensohn, da 13 anni ingegnere software di Google a New York. Una volta tornato a lavorare a Google come ingegnere nel team di ricerca, dopo un incidente che lo ha costretto sulla sedia a rotelle, nel 2011 decide di lanciare un progetto per sviluppare percorsi accessibili per persone in carrozzella su Google Maps. Questo lavoro, inizialmente svolto part-time, nel 20% del tempo lavorativo, in base alla famosa politica di Google del “20% time” (che prevede che sia possibile dedicare il 20% del proprio tempo lavorativo a progetti o iniziative che non rientrano nelle proprie mansioni), si è poi trasformato in un progetto con un team full time dedicato all’accessiblità su Google Maps. La funzione “accessibilità in sedia a rotelle” è disponibile anche in Italia. Una volta impostata la ricerca di una destinazione su Google Maps, bisogna selezionare “mezzi pubblici”e quindi cliccare su Opzioni: a questo punto si apre una finestra in cui è possibile selezionare la voce “Accessibile in sedia a rotelle”. Conclude Sasha Blair-Goldensohn a proposito del progetto di rendere Google Maps accessibile a tutti: «Abbiamo ancora molte cose da fare, e sia che ci arriviamo domani o l’anno prossimo, stiamo facendo progressi. Quello che fa la differenza è che abbiamo degli alleati, delle persone che ci aiutano, ed è questo che ci spinge ad andare avanti».

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