Roma, 15 giugno 2022 – Dal 27 maggio all’11 giugno si è tenuta la 110ª Conferenza Internazionale del Lavoro, uno dei più importanti appuntamenti istituzionali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), tanto da essere definita anche “Parlamento mondiale del lavoro”.
Secondo le parole di Guy Ryder, Direttore Generale OIL, la Conferenza ha prodotto importanti risultati. In particolare, spicca la decisione – attesa da tempo – di elevare il diritto ad un ambiente di lavoro sano e sicuro allo status di principio e diritto fondamentale al lavoro.
È del 10 giugno la decisione plenaria dei delegati di adottare una risoluzione per aggiungere la salute e la sicurezza sul lavoro tra i diritti fondamentali dei lavoratori (c.d. core labour standards). Questo traguardo assume una rilevanza determinante, dal momento che soltanto i diritti “fondamentali” devono essere rispettati da tutti gli Stati membri dell’Organizzazione a prescindere dalla ratifica delle pertinenti Convenzioni OIL.
Si ricorda che i diritti fondamentali dei lavoratori sono stati adottati nel 1998 e, finora, sono:
– la libertà di associazione e l’effettivo riconoscimento del diritto alla contrattazione collettiva;
– l’eliminazione di ogni forma di lavoro forzato o obbligatorio;
– l’effettiva abolizione del lavoro minorile;
– l’eliminazione delle discriminazioni in materia di impiego e occupazione.
Pertanto, con la decisione della Conferenza, la salute e sicurezza sul lavoro costituirà la quinta categoria di diritti fondamentali. Questo nuovo status comporta che, a loro volta, le Convenzioni OIL pertinenti diventeranno “fondamentali”. Queste sono la Convenzione sulla salute e sicurezza sul lavoro del 1981 (n. 155) e la Convenzione quadro promozionale per la sicurezza e la salute sul lavoro del 2006 (n. 187).
Fonte: Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), 11 giugno 2022