INL: in 9 mesi oltre 12.000 ispezioni su sicurezza

Roma, 26 ottobre 2022 – Nei primi 9 mesi del 2022 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (Inl) su input della Direzione Centrale per la tutela, la vigilanza e la sicurezza del lavoro ha effettuato 12.522 le ispezioni in materia di salute e sicurezza (durante tutto il 2021 erano state 13.924), che hanno riguardato tutti i settori produttivi, con un focus su quelli a maggiore rischio infortunistico, tra i quali l’edilizia.
Lo fa sapere l’INL, sottolineando che si è registrata una sostanziosa percentuale di irregolarità, pari all’83%.
“Sono 6.196 – si legge in una nota – i provvedimenti di sospensione dell’attività di impresa complessivamente adottati: 4.085 per impiego di personale in nero e 2.111 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza. A seguito dell’adozione delle sospensioni, l’83% delle imprese ha provveduto alla regolarizzazione e, conseguentemente, i provvedimenti adottati dagli ispettori sono stati revocati”.
“È utile sottolineare il dato delle sospensioni – dichiara il Direttore dell’Ispettorato, Bruno Giordano – sotto un duplice profilo: quello dell’incremento dei provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (nell’arco del 2021 ne erano stati adottati 3.971 mentre nei soli primi 9 mesi di quest’anno le sospensioni sono state 6.196) e quello della regolarizzazione conseguente ai provvedimenti. Una percentuale così elevata di revoche, pari all’83%, testimonia un forte impatto in materia di recupero della legalità come lavoro regolare e sicuro”.
“Al 21 ottobre 2021, data di entrata in vigore del Decreto Legge 146, convertito nella Legge 215 – prosegue Giordano – erano solo 9 le sospensioni determinate da motivi di sicurezza, a fronte delle 2111 registrate nel 2022. Ciò dimostra che l’incremento dell’attività dell’Ispettorato del Lavoro porta a risultati immediati e positivi per i lavoratori e per le stesse imprese, che possono mettersi a norma senza interruzione dell’attività. La legalità del lavoro deve essere sentita come bene comune”.