8 marzo 2023 – Pubblicato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) il documento programmatico relativo all’attività di vigilanza per il 2023. Gli obiettivi e le priorità della programmazione dell’attività di vigilanza dell’INL nel 2023 tengono conto dell’evolversi della situazione socio-economica di riferimento, caratterizzata da un contesto, anche internazionale, complesso e che presenta numerose criticità, con ripercussioni dirette sul mercato del lavoro, sulle sue dinamiche e relazioni. In questo quadro, si legge nel documento, l’obiettivo prioritario dell’INL resta quello di orientare l’attività di vigilanza verso tutti i fenomeni illeciti di particolare disvalore socio-economico, garantendo una sollecita e adeguata tutela dei diritti del lavoro e dei lavoratori, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili sotto il profilo economico-sociale, anche attraverso un approccio olistico e multi-agenzia.
Nelle prime parti del documento viene evidenziata la persistente carenza di organico dell’Ispettorato che, se anche in aumento, non è ancora adeguato alle effettive necessità. Vengono contati infatti circa 1.600 ispettori effettivamente adibiti alla attività di vigilanza, dei quali soltanto 215 tecnici, ossia specializzati nella vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. A questi si aggiungono 884 ispettori dell’INPS, 210 ispettori dell’INAIL, 477 militari dell’Arma, questi ultimi prevalentemente destinati a funzioni di polizia giudiziaria. Per il 2023 l’INL prevede di effettuare, a cura del proprio personale e dei militari del Comando Carabinieri tutela lavoro, 75.000 accessi ispettivi, con un incremento di circa il 18% delle ispezioni attivate nel corso del 2022.
Per quanto riguarda le attività di prevenzione e promozione della sicurezza e della legalità, l’Ispettorato ricorda che, in applicazione di precedenti protocolli d’intesa, si è impegnato a sviluppare iniziative di sensibilizzazione e formazione su tali temi, rafforzando la collaborazione con il settore scolastico. Ne seguirà quindi una attività informativa – in particolare in materia di salute e sicurezza sul lavoro – prioritariamente rivolta agli studenti prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro, nonché a quelli interessati dai progetti di alternanza, ma anche rivolta ai dirigenti scolastici ed ai tutor. Ulteriore tema di promozione sarà la parità di genere che – ricorda l’Ispettorato – rappresenta altresì il presupposto per il riconoscimento della “Certificazione della parità di genere”.
Per quanto riguarda la materia prevenzionistica i settori prioritari sui quali l’Ispettorato si concentrerà saranno l’edilizia, l’agricoltura, la logistica e i trasporti. Quanto all’edilizia, proseguirà la vigilanza speciale “110 in sicurezza” e gli accertamenti saranno finalizzati a far emergere eventuali violazioni della normativa in materia di salute e sicurezza. In agricoltura, settore ad alto rischio infortunistico, l’Ispettorato porrà particolare attenzione all’utilizzo delle macchine agricole e all’uso dei fitosanitari, che possono esporre i lavoratori al rischio chimico. Infine nei trasporti la vigilanza dovrà concentrarsi non solo sull’esame della filiera degli appalti, ma anche sulla presenza e gestione di rischi interferenziali.
Nel corso del 2023 il contrasto al lavoro sommerso, in tutte le sue forme, sarà l’obiettivo prioritario della programmazione. Gli ambiti principali di intervento ispettivo saranno, pertanto, individuati in tutti quei settori in cui, sulla base dei dati statistici in possesso e tenuto conto di particolari situazioni territoriali (es. vocazione turistica-stagionalità), si riscontra mediamente una maggiore presenza di lavoratori “in nero” e in particolare ai settori merceologici individuati dal Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso, alle attività nell’ambito degli eventi fieristici e di intrattenimento, nonché alle attività svolte in orario serale e notturno, nei fine settimana e festività.
Attenzione specifica anche al contrasto del c.d. lavoro grigio, categoria nella quale vanno ascritti tutti quei rapporti di lavoro che, seppur formalmente regolari in quanto comunicati agli enti competenti, presentano nel concreto svolgimento elementi di irregolarità connotati da un minore impatto sugli oneri retributivi, contributivi e fiscali a carico del datore di lavoro attraverso modalità di elusione della normativa legale e contrattuale
Quando l’attività di vigilanza è avviata su denuncia, l’Ispettorato porrà prioritaria attenzione ai lavoratori particolarmente “vulnerabili”. In particolare, si chiede maggiore attenzione al contrasto dei fenomeni di irregolarità che pregiudicano i diritti dei lavoratori minori, disabili e provenienti da Paesi terzi, nonché delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri.
INL: gli obiettivi dell’attività di vigilanza 2023
