Roma, 30 agosto 2021 – Sulla partita dei nuovi organici all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, già ampiamente annunciata dal Ministro Orlando, arriva una conferma importante, quella del direttore INL, Bruno Giordano. Secondo Giordano, entro la fine dell’anno saranno 800 i nuovi ispettori del lavoro. L’obiettivo, ha aggiunto il direttore INL, è di apportare un incremento di 2.300 unità entro il 2022. Lo ha detto Bruno Giordano, direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro nel corso della sua partecipazione al nuovo appuntamento de ‘Gli incontri del Principe’
“L’età media degli ispettori ora è 52 anni e quindi – spiega Giordano, che recentemente ha partecipato alla rassegna ospitata dal Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio (Lucca) – svecchieremo. Ci sarà una nuova politica di formazione con una crescita qualitativa del saper fare”. “L’ispettorato del lavoro si occupa non solo di incidenti sul lavoro – ha aggiunto – ma anche di licenziamenti, lavoratrici madri, sorveglianza. Potenzieremo anche il settore dei carabinieri del lavoro con l’auspicio di una maggiore sinergia tra ispettori e carabinieri del lavoro”.
C’è poi la piaga del caporalato che non è solo quello agricolo, in zone che hanno questa maggiore vocazione. “C’è anche un caporalato urbano – conclude Giordano – e un caporalato digitale quello per intendersi che riguarda i riders. Li stiamo controllando attentamente. Bisogna anche sfatare un luogo comune perché oltre il 50% di accertamenti sul caporalato riguardano regioni del centro nord, con la Lombardia in testa alla classifica, e non esclusivamente nel centro sud. A Prato l’altro giorno in un’azienda gestita da cinesi su 30 operai ne sono stati trovati 28 irregolari tutti cinesi e del Bangladesh”.
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