Infortuni e malattie: l’aggiornamento INAIL

Roma, 29 novembre 2019 – Un bilancio drammatico, intollerabile, quello dei dati INAIL sugli infortuni lavorativi e sulle malattie professionali da poche ore pubblicati dall’Istituto. Nei primi dieci mesi del 2019 l’INAIL ha ricevuto 534.314 denunce di infortunio sul lavoro (+0,04% rispetto al 2018): a livello territoriale l’analisi evidenzia una diminuzione delle denunce di infortunio sul lavoro nel Nord-Ovest (-0,1%), nel Nord-Est (-0,4%) e al Sud (-0,6%), mentre nel Centro e nelle Isole l’aumento è stato pari, rispettivamente, all’1,2% e allo 0,8%.
Gli infortuni con esito mortale sonno stati 896, con un calo del 5,2% sul 2018 che però secondo l’Istituto “non è rassicurante perché legato soprattutto agli ‘incidenti plurimi’, che per loro natura ed entità possono influenzare l’andamento del fenomeno”. L’analisi territoriale su questo fronte mostra una diminuzione delle denunce nel Nord-Ovest (da 260 a 232), nel Nord-Est (da 235 a 209) e al Sud (da 203 a 190) e un aumento nel Centro (da 174 a 185) e nelle Isole (da 73 a 80).
Aumentano invece le malattie professionali (+2,6%), che sono state 51.055. A livello territoriale, l’aumento ha riguardato il Nord-Est (+0,6%), il Centro (+2,7%), il Sud (+2,6%) e le Isole (+10,5%). Il Nord-Ovest, invece, si distingue con un calo pari allo 0,8%. Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (31.457 casi), del sistema nervoso (5.490, con una prevalenza della sindrome del tunnel carpale) e dell’orecchio (3.552) continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite da quelle del sistema respiratorio (2.313) e dai tumori (2.017).
Si ricorda che tali dati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetto all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’INAIL, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2019, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.