Inail, aumentano gli infortuni con esito mortale

Roma, 30 giugno 2020 – Sono stati pubblicati oggi 30 giugno le denunce d’infortunio sul lavoro pervenute all’Inail al 31 maggio. Secondo i dati appena messi a disposizione dall’Istituto, emerge che le denunce di infortunio sul lavoro non mortali entro lo scorso mese di maggio sono state 207.472, in diminuzione di circa 62mila casi rispetto alle 269.431 dei primi cinque mesi del 2019 (-23,0%). Questa diminuzione è influenzata in particolare dal sostenuto calo delle denunce registrate tra marzo e maggio, che sono state 34mila in meno rispetto al trimestre marzo-maggio 2019 (-35,6%), a causa soprattutto dello stop di ogni attività produttiva considerata non essenziale per il contenimento dell’epidemia da nuovo Coronavirus.
I dati rilevati al 31 maggio di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un decremento sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 229.923 a 184.755 (-19,6%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro, che hanno fatto registrare un calo del 42,5%, da 39.508 a 22.717. Il confronto del trimestre marzo-maggio 2020 con l’analogo trimestre del 2019 documenta come le diminuzioni siano molto più marcate, pari rispettivamente a -30,4% e -68,9%.
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi cinque mesi di quest’anno sono state 432 che, pur nella provvisorietà dei dati, mostrano già un aumento di 41 casi rispetto ai 391 registrati nello stesso periodo del 2019 (+10,5%). Questo aumento è influenzato dal numero dei decessi avvenuti e protocollati al 31 maggio 2020 a causa dell’infezione da Covid-19 in ambito lavorativo.
A livello nazionale, rispetto ai primi cinque mesi dell’anno scorso, si registra una riduzione solo degli infortuni in itinere, che sono passati da 112 a 68 (-39,3%), mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono aumentati da 279 a 364 (+30,5%). L’aumento ha riguardato la gestione Industria e servizi (da 342 a 378 denunce) e il Conto Stato (da 5 a 22), mentre l’Agricoltura ha registrato 12 casi in meno (da 44 a 32).
Tre gli incidenti plurimi avvenuti nei primi cinque mesi di quest’anno, per un totale di sei decessi: il primo in gennaio, costato la vita a due lavoratori vittime di un incidente stradale a Grosseto, il secondo in febbraio, con due macchinisti morti nel deragliamento ferroviario avvenuto in provincia di Lodi, e l’ultimo in marzo, con due vittime in un incidente stradale in provincia di Torino. Lo scorso anno, invece, gli incidenti plurimi avvenuti tra gennaio e maggio (tutti stradali) erano stati otto, con 16 casi mortali denunciati.
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi cinque mesi del 2020 sono state 16.684, 10.701 in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 (-39,1%). Anche in questo caso a influenzare la flessione è il numero più contenuto delle denunce presentate tra marzo e maggio 2020, in riduzione del 65% rispetto allo stesso trimestre del 2019.
Nei primi cinque mesi del 2020 si sono registrate diminuzioni delle denunce nell’Industria e servizi (-36,2%, da 21.656 a 13.814 casi), in Agricoltura (-50,7%, da 5.437 a 2.679) e nel Conto Stato (-34,6%, da 292 a 191). Dall’analisi territoriale dei dati emergono cali delle patologie denunciate nel Nord-Ovest (-49,4%), nel Nord-Est (-44,3%), al Centro (-34,6%), al Sud (-42,6%) e nelle Isole (-22,4%).
In ottica di genere si rilevano 7.667 denunce di malattia professionale in meno per i lavoratori, da 19.896 a 12.229 (-38,5%), e 3.034 in meno per le lavoratrici, da 7.489 a 4.455 (-40,5%). Il decremento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani (passate da 25.469 a 15.512, pari a un calo del 39,1%), sia quelle dei lavoratori comunitari (da 657 a 403, -38,7%) ed extracomunitari (da 1.259 a 769, -38,9%).
Le prime tre malattie professionali denunciate nei primi cinque mesi del 2020 continuano a essere, nell’ordine, le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo e quelle del sistema nervoso e dell’orecchio, seguite dalle malattie del sistema respiratorio e dai tumori: tutte registrano diminuzioni nei periodi in esame.

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