Roma, 4 luglio 2022 – La Confederazione sindacale europea (ETUC) ha approvato una Risoluzione per sollecitare l’Unione europea ad attuare in modo più incisivo il Pilastro europeo dei diritti sociali, approvato nel 2017. In particolare, secondo la Confederazione sindacale, è necessario dare slancio al Piano d’azione per l’attuazione del Pilastro allo scopo di ridurre la povertà e le disuguaglianze sociali, coinvolgendo le parti sociali e sostenendo i servizi pubblici nel loro dovere di soddisfare i bisogni primari delle persone più vulnerabili.
Tutti i cittadini e tutti i lavoratori devono infatti essere tutelati nei loro diritti elementari, dalla malattia alla vecchiaia, dalla disoccupazione alla disabilità, contrastando gli ostacoli sociali ed economici ad una vita dignitosa. La strada da intraprendere è in controtendenza rispetto alle politiche di austerità, neoliberismo e privatizzazione che hanno alimentato le disuguaglianze sociali. Piuttosto, è necessario affrontare i fenomeni odierni che vedono la riduzione della forza-lavoro e l’invecchiamento della popolazione e, dall’altra parte, le grandi trasformazioni sollecitate dai cambiamenti verdi e digitali.
Più nel dettaglio, ETUC chiede alle istituzioni europee un nuovo approccio al welfare, che deve essere efficace, collettivo e fondato sulla solidarietà intergenerazionale. Su questo tracciato, bisogna garantire l’accesso alla protezione sociale sia ai lavoratori subordinati che autonomi e proteggere il reddito minimo dei cittadini europei. Inoltre, è necessario contrastare il divario di genere nel lavoro e sollecitare l’invecchiamento attivo della forza-lavoro, anche attraverso l’integrazione di misure di welfare.
Il welfare europeo e degli Stati membri deve infatti occuparsi dei lavoratori prima, durante e dopo l’età lavorativa e il coinvolgimento nel mercato del lavoro, secondo un approccio basato sull’intero ciclo di vita. Per questi motivi, la protezione sociale deve essere universale, nel senso che la copertura deve estendersi ad ogni tipologia contrattuale, a tutte le età e a ogni fattore di rischio. Altro strumento da rafforzare è l’assistenza sociale, non correlata allo status contributivo, allo scopo di sostenere le fasce di popolazioni più povere ed emarginate. Questi interventi devono però essere accompagnati da politiche del mercato del lavoro che migliorino l’occupazione, riducano la precarizzazione e sviluppino le competenze dei lavoratori, con l’obiettivo di diminuire la dipendenza economica e i fabbisogni di prestazioni pubbliche di welfare.
(Fonte: ETUC, 30 giugno 2022)