È di oggi la notizia dell’assegnazione della scorta a Paolo Berizzi, cronista di Repubblica e autore di diversi libri di denuncia sulla società civile e politica italiana.
Il Ministero dell’Interno ha ufficializzato la decisione a seguito degli ultimi episodi che hanno visto il cronista e la sua famiglia destinatari di minacce di morte da parte di gruppi di estrema destra, molte delle quali rivendicate dai militanti di Do.Ra, gruppo neonazista di Varese, e dal Manipolo Avanguardia di Bergamo.
Il lavoro di Berizzi è da tempo incentrato sulla documentazione riguardante la rinascita di organizzazioni di estrema destra nel nord Italia. La Federazione nazionale della Stampa italiana chiede che, a tali minacce, venga dedicata una riunione ad hoc del Coordinamento per la sicurezza dei giornalisti istituito dal Viminale.
ANMIL ricorda Paolo Berizzi come autore del libro-inchiesta “Morte a 3 euro”: un’attenta analisi sul caporalato nell’edilizia, risultato di una ricerca “dall’interno” realizzata dal cronista fingendosi manovale in nero e lavorando nei cantieri della Lombardia e soprattutto di Milano. Lavorando per più di dodici ore giornaliere e senza alcun dispositivo di sicurezza, Berizzi ha documentato minuziosamente il mondo dei nuovi schiavi nell’Italia del lavoro in nero, un mondo invisibile che si intreccia continuamente con la tematica delle morti bianche senza però riuscire, nella maggior parte dei casi, a trovare dignità nei dati ufficiali dell’Inail. Nel necessario testo di Berizzi, una dichiarazione dell’ex Presidente ANMIL, Pietro Mercandelli, ricordava il bisogno di “[…] applicare le leggi e fare i controlli, ma soprattutto il lavoratore deve essere formato e informato su come può tutelare la propria sicurezza.”. Il nostro Presidente Nazionale, Franco Bettoni, esprime grande solidarietà al giornalista ed alla sua famiglia.
Il Ministero dell’Interno assegna la scorta al giornalista Paolo Berizzi Il cronista è autore del libro-inchiesta "Morte a 3 euro"
