Il bilancio dell’esplosione nella ditta Costa: 5 morti e 2 feriti

21 novembre 2019 – Sono cinque le vittime confermate della tragedia avvenuta ieri nella fabbrica-deposito di fuochi d’artificio di Vito Costa & figli nelle campagne di Barcellona Pozzo di Gotto (ME). Due esplosioni ravvicinate, avvenute intorno alle ore 17.00 di ieri, hanno annunciato il dramma portando Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e operatori sanitari ad accorrere sul posto. Il soccorso dei feriti e il recupero dei cadaveri tra i detriti provocati dal cedimento della struttura hanno preso diverse ore di tempo, arrivando al tragico bilancio: 5 morti e 2 feriti gravi.
Venera Mazzeo, 71enne moglie del titolare Vito Costa, è rimasta uccisa insieme a quattro operai di una ditta di infissi che stavano montando delle porte nella struttura al momento delle esplosioni. Uno di loro era stato estratto vivo dalle macerie per poi morire in ospedale.
Nell’ospedale di Milazzo sono stati ricoverati con ustioni e in gravi condizioni, Bartolomeo Costa, 37 anni, figlio del proprietario della fabbrica e della vittima e Antonio Bagnato, anche lui lavora nella ditta. I due sono stati poi portati nei centri grandi ustionati degli ospedali di Catania e di Palermo.
Il capitano dei carabinieri Giancarmine Carusone che comanda la compagnia di Barcellona PdG, dice: “Dai primissimi accertamenti sembra ci siano state due esplosioni perchè all’interno della fabbrica c’erano degli operai con delle saldatrici: le scintille avrebbero raggiunto la polvere pirotecnica causando le esplosioni”.
“Siamo rammaricati, è una tragedia enorme per la nostra comunità, sono persone che conoscevo e grandi lavoratori”, dice il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Roberto Materia. “La famiglia Costa – prosegue – diverse volte ha partecipato alla vita cittadina organizzando feste con fuochi d’artificio per il Comune o per le parrocchie”. Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha espresso il cordoglio personale alle famiglie delle vittime. “Un ringraziamento ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine – dice – che stanno operando sul luogo dell’incidente alla ricerca di eventuali feriti e per ricostruire la dinamica dello scoppio”.
Secondo una stima del Codacons dal 2000, sono state 68 le vittime causate da esplosioni in fabbriche di fuochi d’artificio. “Una vera e propria strage che riporta la questione della sicurezza in primo piano. Servono più controlli presso tali strutture e occorre verificare costantemente il rispetto delle norme di sicurezza”, afferma il presidente Carlo Rienzi.