“I minatori di Monteneve”, la presentazione a Scanno

2 agosto ’19. Domani, sabato 3 agosto 2019, alle ore 18 presso la Terrazza del Pan dell’Orso a Scanno (L’Aquila) verrà presentato il volume “I minatori di Monteneve”. La post-fazione al volume è stata scritta Franco Bettoni ex presidente di ANMIL.
Monteneve, il sito metallifero in provincia di Bolzano (Val Ridanna), rappresenta per la comunità abruzzese una ferita difficile da rimarginare. La “morte lenta”, come viene definita da Di Gennaro, l’autore del libro, di 250 minatori afflitti dalla silicosi, mentre nel 1956 morivano in Belgio nella miniera di Marcinelle. Ed anche una storia di emigrazione. “L’istinto della sopravvivenza, il desiderio di uscire dal tunnel della miseria caratterizzata dai postumi del dopoguerra, il legittimo miraggio di migliorare il tenore di vita derivante da stenti e povertà del mondo agro-pastorale – si legge nella presentazione del libro – prevalevano in ciascuno di loro e, pur di assicurare uno standard di vita migliore ai propri cari, erano disposti a tutto con indomita audacia. Di tale odissea ci consegnano il mirabile esempio stoico, consumato con coraggio, animati dalla prospettiva di assicurare un necessario e decente sostegno economico alle famiglie, tanto bastava loro per essere pienamente felici. Il sommo bene, che solo eleva e nobilita gli animi, si identificava, con quell’azione coraggiosa e doverosa per e a servizio della famiglia e nessun altro bene poteva ostacolare un percorso a volte senza ritorno”. Il libro raccoglie alcune testimonianze dirette ed indirette di un periodo tra i più bui del mondo del lavoro in Italia. E lascia affiorare realtà di “storia minima” importanti per capire il mondo del lavoro degli anni cinquanta.
Tuttavia, il libro si inoltra in percorsi nuovi nel tentativo di analizzare gli effetti di una dinamica socio-sanitaria-lavorativa che non può concludersi con un numero e una croce. Quando in ballo ci sono centinaia di lavoro gli quegli effetti sono da indagare verso molte direzioni, come quello psicologico e relazionale.

Angelo Di Gennaro laureato in Psicologia, specializzato in Psicoterapia.Ha svolto la sua attività professionale per molti anni presso il Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 2. Tra l’altro, ha collaborato con l’Istituto di Psicologia del CNR nella ricerca sulla valutazione dei Servizi Psichiatrici prevista dal “Progetto Finalizzato di Medicina Preventiva e Riabilitativa”. Ha fatto parte del Direttivo nazionale di Psichiatria Democratica. Ha pubblicato numerosi volumi e articoli sul tema della salute mentale. Oggi prosegue il suo impegno di studio con un approccio metodologico definibile come psico-antropologico.

“L’ANMIL ormai da anni adotta lo strumento della testimonianza scritta od orale degli infortunati e invalidi del lavoro – scrive Bettoni nella post-fazione – quale strumento di divulgazione della cultura della sicurezza e della prevenzione, ai lavoratori di oggi, all’interno delle imprese, o a quelli di domani nelle scuole. Il ricordo di quanto accaduto nelle miniere di Monteneve, al pari di altre tragedie verificatesi in ambienti lavorativi, deve dunque contribuire a rafforzare l’impegno istituzionale ed il coinvolgimento crescente di tutte le associazioni interessate, con ANMIL schierata in prima linea, portando alla continua promozione di una cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, e mirando al conseguimento del cosiddetto “rischio zero”, con l’obiettivo di abbassare sempre più i dati relativi all’infortunistica professionale”.