Roma, 4 luglio 2023 – Si è concluso ieri, a Lodi, il processo per rito abbreviato relativo al deragliamento del Frecciarossa 9595 Milano – Salerno avvenuto il 6 febbraio 2020 nel Basso Lodigiano, in corrispondenza di uno scambio tra Livraga e Ospedaletto, che causò la morte di due macchinisti, Mario Dicuonzo e Giuseppe Cicciù, e il ferimento di 32 persone.
Il Giudice per l’udienza preliminare (Gup), Francesco Salerno, ha condannato a tre anni di reclusione due operai addetti alla manutenzione e dipendenti di Rfi. Secondo la ricostruzione delle indagini, infatti, i due operai condannati, poche ore prima del deragliamento installarono sullo scambio numero 5 del Posto movimento Livraga un attuatore prodotto un anno e mezzo prima da Alstom Ferroviaria a Firenze e che si era rivelato difettoso: era stata accertata un’inversione dei fili numero 16 e 18 nel cablaggio interno.
Il Gup ha anche rinviato a giudizio 5 imputati che hanno scelto il rito ordinario. Nello specifico, in ambito Alstom, si tratta dell’operaio interinale che si ritiene effettuò il cablaggio errato e l’operatore del banco di collaudo che firmò la scheda attestante la regolarità del prodotto, oltre a due quadri ritenuti responsabili dei processi di progettazione e di produzione di quel tipo di componenti.
Sul fronte di Rfi è stato invece rinviato a giudizio un funzionario che risulta avesse la responsabilità di sovrintendere ai protocolli delle procedure di manutenzione degli scambi, nei quali secondo l’accusa quel tipo di difetto non era stato previsto. Nel procedimento le accuse a vario titolo sono concorso in omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario.
Il processo si aprirà il prossimo 9 gennaio davanti al tribunale a Lodi.
Frecciarossa deragliato a Lodi: 2 condanne e 5 rinvii a giudizio
