Roma, 22 luglio 2020 – Il 13 luglio 2020, sul sito del Ministero del Lavoro, nella sezione FAQ in materia di COVID-19, è stata pubblicata una risposta in materia di smart-working e procedura di comunicazione ai dipendenti.
Precisamente, in risposta al quesito sul termine fino al quale è utilizzabile la procedura “semplificata” per la comunicazione di smart working prevista dall’articolo 90 del D.L. n. 34/2020, il Ministero del Lavoro ha chiarito che la richiamata norma specifica che la modalità di lavoro agile possa essere applicata dai datori di lavoro privati a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali, ovvero utilizzando la procedura “semplificata” attualmente in uso, e ciò sino alla fine dello stato di emergenza (attualmente fissata al 31 luglio 2020) e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2020.
Pertanto, allo stato attuale, la procedura “semplificata” è utilizzabile sino al 31 luglio 2020. Il Ministero ha altresì precisato che il riferimento nella norma al 31 dicembre 2020 è da intendersi come limite massimo di applicazione della procedura di cui sopra, nel caso di proroghe allo stato di emergenza.
Infine, è stato ribadito che le nuove attivazioni, sia le prosecuzioni dello svolgimento della modalità agile oltre la data del 31 luglio 2020, dovranno essere eseguite con le modalità e i termini previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge del 22 maggio 2017 n. 81.
Sempre in tema di smart-working il Ministero del Lavoro aveva già pubblicato un’altra FAQ.
Nello specifico, nel rispondere affermativamente alla domanda se nella comunicazione “massiva” semplificata adottata per la situazione emergenziale, i datori di lavoro del settore privato debbano indicare la fine del periodo di svolgimento della prestazione in modalità smart working, è stato richiamato sempre quanto disposto dall’articolo 90 del D.L. n. 34/2020.
Infatti, nel richiamato articolo 90, il Legislatore ha previsto che fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, i datori di lavoro del settore privato debbano comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in via telematica, i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile, ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito.
Nel caso di comunicazioni già inviate, ciò può essere eseguito modificando lo stesso file utilizzato per la comunicazione “massiva semplificata”, qualora fosse stata utilizzata tale modalità di comunicazione, oppure procedendo con una comunicazione “massiva” o singola di modifica, qualora fosse stata utilizzata la procedura già disponibile prima dell’insorgere della pandemia.
Per approfondire: https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/Covid-19/Pagine/FAQ.aspx
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