Con la nuova Legge di Bilancio, approvata a dicembre 2018, si prevede il rimborso, da parte dell’INAIL, di una porzione dello stipendio erogato dai datori di lavoro capaci di ricollocare lavoratori disabili.
Le aziende che assumono e reinseriscono persone con disabilità da lavoro saranno dunque rimborsate per un importo massimo corrispondente al 60% dello stipendio. I progetti di reinserimento lavorativo protagonisti dell’iniziativa devono essere indirizzati all’obiettivo della conservazione del posto da parte del lavoratore disabile e devono motivare concretamente l’urgenza degli interventi previsti.
Tali progetti possono essere proposti dai datori di lavoro ed entreranno in vigore previa approvazione da parte dell’INAIL. Il periodo di rimborso di parte della retribuzione del lavoratore terminerà con il raggiungimento degli obiettivi individuati; in ogni caso non potrà superare un lasso temporale di 12 mesi. Qualora gli interventi prefissati nell’ambito del progetto di reinserimento lavorativo personalizzato non siano attuati per immotivato unilaterale recesso del datore di lavoro, quest’ultimo sarà tenuto a restituire all’INAIL l’intero importo ricevuto.