Crollo Ponte Morandi: il 15 ottobre l’udienza preliminare

Roma, 21 luglio 2021 – Il GUP di Genova Luisa Avanzino ha fissato al prossimo 15 ottobre l’udienza preliminare nell’ambito dell’inchiesta per la tragedia del crollo del Ponte Morandi, il viadotto autostradale della A10 collassato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone.
Nelle oltre 2300 pagine di richieste di rinvio a giudizio per i 59 indagati, oltre alle due società Aspi e Spea, i pm Massimo Terrile e Walter Cotugno, con l’aggiunto Paolo D’Ovidio, illustrano i motivi per cui li ritengono responsabili.
“Dalle indagini svolte e dagli interrogatori espletati – scrivono i magistrati – è risultato che nessuno degli imputati per cui si chiede il rinvio a giudizio ha assunto, durante il periodo della sua carica, iniziative di quel genere esigibili dall’agente modello, in una situazione nella quale qualsiasi motivata segnalazione di criticità e del livello di degrado del viadotto avrebbe determinato l’intervento immediato degli organi pubblici di vigilanza, che avrebbe evitato con certezza l’evento o ne avrebbe comunque limitato l’intensità lesiva”.
Sono 357 invece le parti offese che potranno chiedere di costituirsi parte civile. Si tratta dei 291 parenti delle 43 vittime che hanno perso la vita nel crollo, e di 66 persone che sono rimaste ferite o che hanno avuto importanti danni psicologici. Oltre ai familiari delle vittime, anche l’ANMIL, che sin dall’inizio ha seguito da vicino la vicenda, è pronta a costituirsi parte civile.
La chiusura dell’udienza preliminare davanti al GUP è prevista per dicembre 2021. Si procederà con tre udienze alla settimana, con l’obiettivo di accelerare il più possibile i tempi e iniziare il dibattimento vero e proprio ai primi del 2022.