Corte dei conti: nel 2020 144mila lavoratori irregolari

Roma, 1° agosto 2022 – Nel 2020 l’81% delle ispezioni in materia previdenziale hanno rilevato irregolarità. I lavoratori trovati in posizione irregolare ammontano a 144.014, di cui 2.455 (circa il 2%) totalmente in nero. È quanto emerge dalla relazione sulla gestione 2020 dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), approvata dalla Corte dei conti. L’ammontare accertato dei contributi omessi/evasi è di 375,808 milioni di euro nel 2020, rispetto ai 532,204 del 2019. Il numero di ispettori in forza all’Istituto è in costante calo, dai 1.073 del 2019 ai 1.020 nel 2020 (-4,9%).
La Corte dei Conti, inoltre, segnala che la crisi pandemica ha inciso negativamente sulle entrate contributive dell’INPS per 11,061 miliardi di euro, determinando, invece, un aumento delle uscite per prestazioni istituzionali pari a 28,461 miliardi (359,517 miliardi in termini assoluti). Il conto consuntivo 2020 dell’INPS evidenzia un avanzo di 88,415 miliardi di euro (in diminuzione di 20,491 sul 2019), un risultato d’esercizio negativo per 25,200 miliardi e un patrimonio netto che diminuisce da 39,759 a 14,559 miliardi.
Per quanto concerne le agevolazioni contributive (17,471 miliardi), la Corte ha raccomandato la verifica preventiva sui requisiti di accesso alla riduzione del cuneo contributivo, per i casi di richieste di esonero. In fine, sono state 237 (per un totale di 1.244.000 euro) le istanze di sgravio accolte, riferibili al credito di imposta per effetto di assunzioni di percettori di Reddito di cittadinanza.