Roma, 3 settembre 2022 – L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) rende noto che, nei controlli effettuati nel pratese tra febbraio e luglio 2022, il tasso di irregolarità delle aziende è risultato del 98%. A livello quantitativo, sono state accertate irregolarità in 58 aziende su 59, mentre su 340 lavoratori ben il 41% (139) erano in nero.
Sono stati adottati 44 provvedimenti di sospensione dell’attività d’impresa che hanno colpito l’83% del totale. Le situazioni peggiori hanno riguardato 13 lavoratori in nero, vittime di sfruttamento, le cui situazioni sono al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
L’INL precisa che, nel giugno-luglio scorso, i controlli sono stati concentrati nei c.d. “orti cinesi” in serra, dove è stato accertato l’impiego in nero di lavoratori clandestini di diversa nazionalità (pachistani, cingalesi, nordafricani).
A venire in rilievo non sono solamente i reati di sfruttamento della manodopera clandestina, ma anche i «gravi rischi biologici e per la salute pubblica inerenti a produzioni ortofrutticole con sementi non tracciati e uso di prodotti illegali fitosanitari».
Anche in agosto gli ispettori – in collaborazioni con Inps, Inail e Asl – hanno effettuato controlli anche notturni per esercitare un’azione più incisiva nel contrasto allo sfruttamento lavorativo. Allo stesso tempo, i militari del Nucleo Tutela del lavoro (NIL), in collaborazione con i Carabinieri e ispettori civili, hanno eseguito una serie di controlli nel fine settimana di ferragosto.
È disponibile un report sintetico delle attività di controllo della task force nel pratese.
(Fonte: Ispettorato Nazionale del Lavoro – INL, 2 settembre 2022)