Continua la strage delle morti sul lavoro: 5 in un solo giorno

Roma, 22 luglio 2022 – Prosegue inesorabile la dolorosa conta delle Vittime del Lavoro. Nella sola giornata di ieri la nostra penisola è stata il palcoscenico di una tragedia terminata con la morte di cinque persone: Antonio Tamburo, 51 anni, è caduto nel vuoto mentre stava sostituendo alcuni pannelli sulla copertura di un capannone a Cefalù (Palermo); Luca Capelli, 61 anni, operaio di un’azienda di ingranaggi per i cambi di camion di Torino, deceduto dopo aver battuto violentemente la testa probabilmente a causa di un malore; Giovanni Buccoliero, 60 anni, è stato colto da un malore mentre stava effettuando una visita presso l’Ospedale Giannuzzi di Manduria (Taranto) presso cui svolgeva il ruolo di primario, incarico che lo induceva a passare molte ore sul posto di lavoro; Elena Lo Duca, 55 anni, è morta schiacciata da un albero durante le operazioni di spegnimento delle fiamme a Prepotto (Udine). La volontaria delle squadre antincendio boschivo della Protezione civile aveva ricevuto solo a dicembre dal Presidente Mattarella l’onorificenza dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”.
Davide Tommaso De Stasio, operaio di 47 anni, è caduto da una grata nello stabilimento della Thermoplay (azienda specializzata nella progettazione e produzione di sistemi d’iniezione a canale caldo per lo stampaggio di materie plastiche) a Pont-Saint-Martin (Aosta), precipitando in un fossato per circa tre metri.
Famiglie, dietro Antonio, Luca, Giovanni, Elena e Davide, che non rivedranno i propri cari per via di incidenti che continuano a ripetersi con le stesse dinamiche di 50 anni fa. Incidenti, che non possono più ritenersi tali. Tragedie che potrebbero essere evitate con interventi concreti che mirino a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e che l’ANMIL continua a portare ai tavoli con le Istituzioni ma anche sui banchi di scuola e nelle aziende con i propri Testimonial della sicurezza affinché non si continui più a morire di lavoro.