Conte: prorogare lo stato di emergenza al 15 ottobre

29 luglio 2020 – La discussa proroga dello stato di emergenza conseguente al rischio sanitario dato dalla diffusione del Covid-19 è realtà dal tardo pomeriggio di ieri con l’approvazione del Consiglio dei Ministri. 
Il Premier Giuseppe Conte ha infatti comunicato dall’Aula del Senato l’intento di prorogare lo stato di emergenza fino al 15 ottobre 2020. Tra le tumultuose manifestazioni di disappunto dell’opposizione, convinta che non vi sia necessità ma solo interesse ad ampliare i poteri del Presidente del Consiglio, anche gli alleati hanno stavolta chiesto un decreto che accompagni l’atto di proroga per delimitare il perimetro di azione del Premier (lo stato di emergenza attribuisce al governo e alla Protezione Civile poteri straordinari).

Da un punto di vista più concreto, questa proroga permetterà al Governo di: istituire nuove zone rosse all’occorrenza, saltare una serie di trafile burocratico-amministrative nell’acquisto del materiale necessario alla ripartenza della scuola a settembre; il Governo potrà bloccare i voli da e per paesi ritenuti a rischio sanitario; nel caso di una seconda ondata, sarà possibile reperire posti letto in caserme e alberghi oltre che in ospedali; per la durata dello stato di emergenza i dipendenti pubblici e quelli privati possono rimanere in smart working secondo le modalità che vengono concordate con l’azienda.
Da un punto di vista sanitario, il decreto interviene per la proroga dei termini di talune specifiche misure, tra le quali quelle per il reclutamento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, per la permanenza in servizio del personale sanitario, per l’assunzione degli specializzandi, per l’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo e per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario. Il provvedimento contiene, inoltre, disposizioni straordinarie per la produzione di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individualee finalizzate a facilitare l’acquisizione di dispositivi di protezione e medicali.