22 aprile 2022 – L’Inail ha pubblico il 26esimo Rapporto nazionale contenente la casistica dei contagi da Covid-19 nei luoghi di lavoro riferiti al primo trimestre 2022 (gennaio-marzo). Ad emergere è soprattutto il fatto che le infezioni di origine professionale denunciate all’Istituto siano già superiori al dato complessivo riferito al 2021.
In linea generale, i contagi sul lavoro riferiti al primo trimestre 2022 sono 48.790, mentre nell’intero 2021 il contagio ha colpito 47.858 lavoratori. I casi registrati da inizio pandemia, invece, sono 245.392, circa un quinto del totale delle denunce di infortunio pervenute da gennaio 2020. Nel 2022, il mese più critico è stato gennaio, che conta 27.682 infezioni, seguito da febbraio (11.167 casi) e marzo (9.941 casi). In totale, dall’inizio della pandemia, le morti causate dal contagio lavoro-correlato sono state ben 853 ma soltanto 5 (0,6%) si riferiscono al 2022. L’anno più nefasto è stato il 2020, con 575 decessi (67,4%) mentre il 2021 pesa per il 32,0% (273 decessi).
La distribuzione territoriale delle denunce vede in testa il Nord-Ovest (41,6%), di cui il 24,5% solo in Lombardia, seguito dal Nord-Est (22,9%), dal Centro (16,4%) e, infine, dal Sud (13,5%) e dalle Isole (5,6%). Le province più colpite sono Milano (9,9%), Torino (6,7%) e Roma (6,0%).
La fascia di età più colpita è 50-64 anni (41,1% dei casi) mentre, in relazione al genere, le infezioni sono state denunciate soprattutto dalle donne (68,3% del totale). A livello settoriale, ben il 63,5% dei contagi è riferito alla Sanità e alla Assistenza Sociale, in cui si è registrato l’ultimo picco a gennaio 2022. Altri settori particolarmente colpiti sono stati il Trasporto e il Magazzinaggio.
Contagi Covid-19 sul lavoro: i dati Inail
